Polemiche: Casaleggio (M5s), il web supera il Parlamento. Orfini (Pd), da grillini e leghisti autoritarismo

Bufera su Davide Casaleggio che in un’intervista ha affermato "l’inevitabile superamento della democrazia rappresentativa" visto che, grazie al web e alle tecnologie "esistono strumenti di partecipazione decisamente più democratici ed efficaci".
 
Una teoria che conferma come quello pentastellato sia un’agenzia di comunicazione più che un partito.
 
Senza contare le incongruenze di una formazione politica che ha scelto il proprio capo politico, Luigi Di Maio, con ben ottocento voti sulla celeberrima piattaforma Rousseau.
 
Senza parlare del sondaggio via web sui vitalizi regionali recentemente organizzato e poi smentito dai grillini palermitani perché "non attendibile".
 
La polemica giunge a pochi giorni dagli agghiaccianti dati del Rapporto Infosfera, secondo il quale l’Italia, a causa delle fake news sul web, rischia una crisi democratica.
 
Senza contare poi che in questi giorni proprio Casaleggio sta facendo "scouting" per scegliere la nuova guida della Rai – punterebbe su Fabio Vaccarono, country manager di Google Italia, spesso sul palco accanto a lui -, l’azienda che detiene una larga fetta dell’informazione qualificata nel nostro Paese.
 
Tutti negativi i commenti sulle affermazioni del golden baby grillino. Uno tra i più duri è stato quello affidato a Twitter dal presidente del Pd Matteo Orfini: "Secondo Casaleggio la democrazia rappresentativa è ormai superata e il Parlamento sarà presto inutile, questione di qualche anno".
 
"Prima capiamo tutti – ha concluso Orfini – che tra l’autoritarismo del M5s e quello della Lega non c’è alcuna differenza, meglio sarà per la sinistra italiana".