Arriva il maltempo in Sicilia. Senza prevenzione si salvi chi può

PALERMO – Ogni anno, in Italia frane e inondazioni causano danni alla popolazione. La Sicilia non ne è esclusa e puntualmente, ad ogni stagione delle piogge, media e addetti ai lavori si trovano a dover fare la conta dei disastri accaduti al territorio. Quest’anno la litania è cominciata già dalla fine di agosto e c’è il rischio che non si fermi con le prime piogge autunnali, anche perché, tanto per mantenere la consuetudine, ci si trova a dover affrontare il periodo più pericoloso dell’anno senza aver provveduto agli interventi minimi di messa in sicurezza. Uno spiraglio si intravede nei 7,7 miliardi con cofinanziamento privato a disposizione di 35 comuni dell’Isola per la realizzazione di opere pubbliche, tra cui si prevede anche la messa in sicurezza degli edifici.
Per la fine di questa settimana, a partire da giovedì 4 ottobre, è previsto un peggioramento molto intenso quando forti temporali dovrebbero colpire tutta l’Isola a causa del transito di un profondo ciclone. E quando il meteo lancia segnali di allerta in Sicilia bisogna stare molto attenti perché i rischi per un territorio friabile e mal gestito sono dietro l’angolo.
A raccogliere i dati sulle frane in Italia ci ha pensato l’istituto di ricerca e protezione idrogeologica (Irpi) del Cnr ha elaborato il bollettino delle vittime di frane e alluvioni tra il 1960 e il 2010. Nell’arco di mezzo secolo le frane hanno ucciso oltre 3400 persone, mentre le alluvioni hanno spezzato 715 vite.
La Sicilia risulta tra le regioni più colpite e al centro del rischio risulta il messinese che ancora ricorda i fatti tragici di Giampilieri del 2009, quando perirono 37 persone. Nell’Isola i morti per frane sono stati 57 e quasi il doppio (107) quelli per le alluvioni. E dopo Giampilieri le tragedie hanno avuto un seguito. Nel 2011, sempre nella provincia peloritana, si verificò l’alluvione del 22 settembre che provocò, solo a Rometta, la cittadina del messinese dove morirono anche tre persone, 650 sfollati e danni per oltre 70 milioni di euro.
Una stima della Protezione civile a proposito degli eventi alluvionali del 2011 ha calcolato danni materiali per oltre 200 milioni nella sola provincia di Messina. Complessivamente l’Ispra ha calcolato che, tra il 2009 e il 2010, i danni del dissesto idrogeologico in Sicilia hanno superato i due miliardi di euro.