Arriva il maltempo in Sicilia. Senza prevenzione si salvi chi può - QdS

Arriva il maltempo in Sicilia. Senza prevenzione si salvi chi può

Rosario Battiato

Arriva il maltempo in Sicilia. Senza prevenzione si salvi chi può

mercoledì 02 Ottobre 2013

La zona più a rischio resta il messinese, colpita da alluvioni negli ultimi anni. Tra il 1960 e il 2010, 164 morti in Sicilia tra frane ed esondazioni

PALERMO – Ogni anno, in Italia frane e inondazioni causano danni alla popolazione. La Sicilia non ne è esclusa e puntualmente, ad ogni stagione delle piogge, media e addetti ai lavori si trovano a dover fare la conta dei disastri accaduti al territorio. Quest’anno la litania è cominciata già dalla fine di agosto e c’è il rischio che non si fermi con le prime piogge autunnali, anche perché, tanto per mantenere la consuetudine, ci si trova a dover affrontare il periodo più pericoloso dell’anno senza aver provveduto agli interventi minimi di messa in sicurezza. Uno spiraglio si intravede nei 7,7 miliardi con cofinanziamento privato a disposizione di 35 comuni dell’Isola per la realizzazione di opere pubbliche, tra cui si prevede anche la messa in sicurezza degli edifici.
Per la fine di questa settimana, a partire da giovedì 4 ottobre, è previsto un peggioramento molto intenso quando forti temporali dovrebbero colpire tutta l’Isola a causa del transito di un profondo ciclone. E quando il meteo lancia segnali di allerta in Sicilia bisogna stare molto attenti perché i rischi per un territorio friabile e mal gestito sono dietro l’angolo.
A raccogliere i dati sulle frane in Italia ci ha pensato l’istituto di ricerca e protezione idrogeologica (Irpi) del Cnr ha elaborato il bollettino delle vittime di frane e alluvioni tra il 1960 e il 2010. Nell’arco di mezzo secolo le frane hanno ucciso oltre 3400 persone, mentre le alluvioni hanno spezzato 715 vite.
La Sicilia risulta tra le regioni più colpite e al centro del rischio risulta il messinese che ancora ricorda i fatti tragici di Giampilieri del 2009, quando perirono 37 persone. Nell’Isola i morti per frane sono stati 57 e quasi il doppio (107) quelli per le alluvioni. E dopo Giampilieri le tragedie hanno avuto un seguito. Nel 2011, sempre nella provincia peloritana, si verificò l’alluvione del 22 settembre che provocò, solo a Rometta, la cittadina del messinese dove morirono anche tre persone, 650 sfollati e danni per oltre 70 milioni di euro.
Una stima della Protezione civile a proposito degli eventi alluvionali del 2011 ha calcolato danni materiali per oltre 200 milioni nella sola provincia di Messina. Complessivamente l’Ispra ha calcolato che, tra il 2009 e il 2010, i danni del dissesto idrogeologico in Sicilia hanno superato i due miliardi di euro.

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