ROMA – L’Italia conquista il business dei matrimoni di lusso. Ed non è un affare da poco, infatti non ci sono soltanto le grandi star hollywoodiane a decidere di celebrare il “grande giorno” in un Paese diverso dal proprio, ma anche volti meno noti eppure ugualmente danarosi. Se ne è discusso ieri e oggi a Roma in occasione della prima edizione della BMII – Borsa del Matrimonio in Italia, specializzata nel Wedding e Wedding Tourism. Anche la Sicilia si sta muovendo in questo senso.
Secondo JFC Tourism & Management, lo scorso anno il settore ha prodotto oltre 1 milione e 221 mila presenze da 25 Paesi e un fatturato complessivo di 315 milioni di euro. E l’Italia, stando ai dati dell’osservatorio giornalistico internazionale Nathan, è il Paese leader al mondo in questo settore: dei 44 milioni di turisti che ogni anno visitano l’Italia, 352 mila – circa l’8% – lo fanno per motivi legati all’amore, cioè per sposalizi, anniversari o viaggi di nozze. Al secondo posto si piazza la Francia con 330 mila viaggiatori. Le località più richieste sono Verona, Venezia, Firenze e Roma, la campagna senese, la costiera amalfitana con Capri, e la grande sorpresa degli ultimi anni che è il Salento. Le visite arrivano soprattutto dall’Inghilterra, seguita da Stati Uniti e Russia, ma ci sono flussi considerevoli anche da giapponesi, irlandesi e arabi.
Il costo minimo di un matrimonio, raramente il numero degli ospiti supera le cento unità e di solito oscilla intorno ai trenta invitati, non scende sotto i 51 mila euro. L’organizzazione è affidata ad agenzie specializzate, solitamente italiane, anche se i costi sono lievemente superiori. Sposarsi in Spagna o Grecia, con gli stessi servizi, costa mediamente circa il 15-18% in meno l’Italia – secondo JFC Tourism & Management – può godere di alcuni vantaggi “naturali” non indifferenti come “storia e bellezze culturali” (16,3%), “fascino e luogo desiderato” (12,9%), senza tralasciare motivazioni legate al fattore “romanticismo e bellezza” (12%) e al “cibo” (11%). Più in basso nelle preferenze di scelta troviamo il “racconto” dell’esperienza che hanno fatto amici o conoscenti che si sono sposati in Italia (10,5%) e il “paesaggio” (10%). In testa alla classifica delle location spuntano castelli, agriturismi, ville, hotel e relais di lusso.
In Sicilia è nata anche una partnership tra diverse imprese isolane, si chiama W.E. Concept (Wedding ed eventi), per l’organizzazione di eventi aziendali, lanci di prodotto, incentive, eventi privati e matrimoni con una forte identità siciliana. A lanciare l’idea sono state Carlotta Patti, wedding planner e scenografa, e Marella Ferrera, stilista di fama internazionale. L’obiettivo è assicurare alti standard di qualità riaffermando, in Italia ma soprattutto all’estero, l’immagine positiva della Sicilia e la sua capacità di offrire servizi per eventi di lusso.
Un modo per promuovere il "Wedding and Event Tourism" mediante eventi di lusso per stranieri, italiani e siciliani e tutte le aziende che ne fanno parte sono caratterizzata dalla precisa identità siciliana.