Palermo – Quindici milioni di euro per Monte Pellegrino

PALERMO – Sono stati illustrati ieri mattina i provvedimenti attuati e programmati dall’Amministrazione comunale per ridurre i livelli di pericolosità e rischio idrogeologico nella zona di Monte Pellegrino e nell’area circostante, soprattutto in seguito al distacco, verificatosi tra la fine dell’anno appena trascorso e l’inizio del 2015, di alcuni massi.
All’incontro con la stampa erano presenti il sindaco Leoluca Orlando, il vice sindaco Emilio Arcuri, l’assessore alla Pianificazione territoriale Giuseppe Gini e il geologo Giuseppe Giunta, consulente del Comune a titolo gratuito.
Monte Pellegrino è interessato da diverse previsioni del Piano di assetto idrogeologico (Pai) e su tale previsione l’intero versante prospiciente il lungomare dell’Addaura risulta con livello di pericolosità P4, il più elevato, e con livello di rischio R4, anche questo il più elevato.
“Metteremo in sicurezza il costone – ha spiegato il sindaco – con un sistema di reti ed elicotteri. Mentre per quanto riguarda il monte Erta i lavori sono terminati e contiamo, nel corso della primavera, di potere riaprire l’accesso al Monte Pellegrino dalla parte di Mondello ”.
“Tra i provvedimenti previsti – ha aggiunto il vice sindaco Emilio Arcuri – c’è anche una proposta di deliberazione per il Consiglio comunale che, alla luce dei recenti avvenimenti e degli studi realizzati dai nostri tecnici, ci consente di intervenire per una variazione del Pai, modificandolo sulla base della situazione attuale”.
“In totale – ha concluso Arcuri – tra tutti gli interventi che abbiamo già messo in atto e quelli che ancora dovremo attuare, investiremo circa 15 milioni di euro. Anche se per interventi più cospicui dovremo necessariamente prevedere il concorso della Regione e dello Stato”.
Fra le misure messe in campo, anche uno studio di fattibilità delle opere necessarie a ridurre il pericolo di perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone e danni agli edifici, contenete un’identificazione delle priorità degli interventi nelle diverse aree del monte”.