Nei magnifici Giardini del Quirinale erano presenti i direttori dei quotidiani nazionali (solo chi scrive per i quotidiani siciliani), e delle testate televisive più importanti, nonché tanti giornalisti che puntualmente sono presenti nei diversi talk show.
Dal mormorio generale, ho desunto una sostanziale conferma all’Accordo dei Quattro perché, si vociferava, con questa legge vi sarà un chiarimento dello scenario politico italiano.
Ma essa ha un vulnus molto grande: una volta eletti, senatori e deputati possono abbandonare il loro gruppo di origine e formare nuovi gruppi, così come è accaduto in questa XVII Legislatura, ormai morente, nella quale i gruppi delle Camere si sono raddoppiati.
Per evitare questo sconcio, basterebbe una modifica dei Regolamenti interni, i quali non potrebbero vietare l’uscita da un gruppo per andare in quello misto, ma potrebbero vietare la formazione di nuovi gruppi.
Altra questione sentita da innumerevoli fonti presenti, era la data del 24 settembre prossimo, coincidente con quella delle elezioni tedesche, in modo da dar tempo al nuovo governo, presumibilmente presieduto da Matteo Renzi, di preparare la legge di Stabilità 2018, che dovrà essere inviata all’Ue il15 ottobre.
Oggi, la riforma elettorale liquidata dalla Commissione affari costituzionali della Camera, è in Aula. Si prevede che essa vada approvata rapidamente, per passare al Senato. anche in quella sede l’approvazione dovrebbe essere veloce perché è previsto che tutti gli emendamenti eventualmente presentati, vengano respinti.
Intanto, registriamo il buon andamento della crescita del Pil e la diminuzione della disoccupazione, anche se i due dati sono abbastanza inferiori a quelli della media europea.
Sarebbe un peccato se la vicenda elettorale dovesse interrompere questo percorso virtuoso, lento, supportato da una legge di Stabilità che destini agli investimenti cospicue risorse. Così potrà accelerare.
Maria Elena Boschi, sempre sorridente, ha confermato il clima disteso, dando per scontato che i giochi siano fatti, a meno di sorprese imprevedibili.
Tutti contenti? Beh, non certo il povero Alfano ed altri politici cespugliosi, che stanno tentando di mettersi insieme per superare l’asticella del 5%. La vita è dura anche per loro, non solo per i disoccupati!