Sicilia, 37% di aziende nell’agricoltura 4.0

BRESCIA – Nella filiera agroalimentare italiana si diffonde sempre di più l’innovazione digitale, secondo quanto emerge da uno studio dell’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio Rise dell’Università degli studi di Brescia.
 
Sono già 133 le soluzioni tecnologiche per la tracciabilità presenti sul mercato italiano e il 44% delle aziende che vi ha fatto utilizzo ha migliorato in efficienza ed efficacia riducendo tempi e costi.
 
Ma è l’agricoltura 4.0 il settore nel quale si registra il maggior fermento con più di 300 soluzioni 4.0 già disponibili orientate soprattutto all’agricoltura di precisione e in misura minore all’agricoltura interconnessa impiegate dal 55% di 766 imprese agricole intervistate nella ricerca.
 
L’offerta tecnologica sempre più crescente spinge un mercato in rapida espansione che nel 2018 raggiunge un valore compreso tra i 370 e i 430 milioni di euro (+270% in un solo anno) pari a 5% di quello globale e il 18% di quello europeo generato da oltre 110 aziende fornitrici tra player affermati e start up.
 
Tra le aziende agricole che hanno preso parte all’indagine 76 sono siciliane, appartenenti per il 15% al settore cerealicolo, per il 25% all’olivicolo, per il 9% al vitivinicolo, per il 20% al settore frutticolo, per l’11% al foraggero, per il 14% all’orticolo.
 
Il 38% di queste aziende dichiara una superficie agricola coltivabile inferiore ai 10 ettari, il 30% tra i 10 e i 50 ettari e il 21% tra i 50 e i 100 ettari. Il 37% dichiara di utilizzare soluzioni orientate all’agricoltura 4.0.
 
In questo contesto anche le start-up che propongono soluzioni digitali al settore agricolo e agroalimentare proseguono nella loro spinta verso l’innovazione; l’Italia si colloca davanti a tutti i paesi europei per numerosità, ma con appena 25,3 milioni di euro di finanziamenti (pari all’1% del finanziamento complessivo) appare ancora marginale nella capacità di raccogliere capitali.
 
In particolare, le aziende della Lombardia hanno raccolto un finanziamento di 10,3 milioni di euro, le aziende dell’Emilia-Romagna ne hanno raccolti 935 mila e quelle del Lazio 1,8 milioni di euro. L’Osservatorio ha mappato 110 imprese del comparto (74% brand affermati e 26% start-up) che offrono 300 soluzioni tecnologiche di agricoltura 4.0 con ruoli e posizionamento molto diversi lungo la filiera.
 
Il 49% delle aziende sono fornitrici di soluzioni avanzate come Internet of things, robotica e droni, il 22% di soluzioni di data analysis, il 16% di macchine e attrezzature per il campo, il 7% produce componentistica e strumenti elettronici. Da un’indagine condotta dall’Osservatorio su 1.467 aziende agricole (920 le compilazioni valide) emerge come le imprese italiane siano sempre più consapevoli delle opportunità offerte dal paradigma 4.0. e utilizzino sempre di più soluzioni orientate all’agricoltura 4.0.
 
Il 55% delle aziende dichiara di utilizzare macchinari e tecnologie avanzate per la pianificazione delle colture, la semina, la coltivazione, il raccolto e fra questi il 45% dichiara di farlo da più di cinque anni. Le tecnologie digitali hanno un grande impatto sull’efficienza e l’efficacia dei processi di tracciabilità alimentare. Il 30% delle imprese che adottano soluzioni digitali di tracciabilità rileva una riduzione degli errori di inserimento dei dati e di rischio di manomissione, il 27% nota una riduzione dei costi richiesti all’attivazione delle procedure di tracciabilità e il 21% un risparmio di tempo per la raccolta dei dati.