Cronaca

Giarratana, 40enne in preda a raptus si barrica in casa e le da fuoco: arrestato

Alle prime ore di questa mattina, mercoledì 22 maggio, i Carabinieri di Ragusa sono intervenuti a Giarratana. I proprietari di un’abitazione avevano segnalato al 112 lo stato di forte agitazione del figlio in preda ad un raptus d’ira. Il 40enne, annebbiato dall’abuso di sostanze stupefacenti, poco prima li aveva cacciati di casa, dove si è barricato, minacciandoli di morte.

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Il medesimo soggetto il 16 maggio era stato fermato con difficoltà dai Carabinieri della locale Stazione, allertati dalla cittadinanza perché in evidente stato di alterazione alcolica. L’uomo, infatti, scorrazzava pericolosamente per le vie del paese e ha causato anche un sinistro, fortunatamente senza feriti. La denuncia penale per guida in stato di ebbrezza ed il sequestro di autovettura e patente di guida, sembrano però non essere bastati.

40enne barricato in casa: l’intervento dei carabinieri di Giarratana

Questa mattina, infatti, i militari del Pronto Intervento dell’Arma, sono immediatamente giunti sul posto su indicazione della Centrale Operativa. Con l’ausilio del personale del 118, dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri del locale Comando Stazione occorsi poco dopo, hanno deciso di irrompere nell’abitazione. Il 40 enne, pregiudicato del posto, barricatosi in casa in preda all’ira, aveva iniziato a dare fuoco all’immobile ed i primi fumi cominciavano a fuoriuscire dalla casa.

Durante l’intervento l’uomo ha aggredito i Carabinieri, tanto da rendere necessario l’utilizzo del teaser, la pistola ad impulsi elettrici in dotazione alle Forze dell’Ordine. I carabinieri lo hanno ammanettato ed i sanitari hanno potuto trattarlo, prima di accompagnarlo in ambulanza all’ospedale Papa Giovanni Paolo II di Ragusa. Anche gli stessi militari hanno ricevuto le cure dei medici per le lievi ferite riportate nello stesso luogo.

Terminati gli accertamenti sanitari del caso, i carabinieri hanno tratto l’uomo in arresto. Dopo il fotosegnalamento di rito, lo hanno accompagnato presso il carcere di Ragusa, ove rimarrà in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria Iblea.