Imprese isolane sorde alla sicurezza

PALERMO – Sono circa 14 mila le amministrazioni pubbliche e le imprese italiane che ad aprile 2010 si sono dotate di certificazioni di qualità ambientale ( +61% rispetto al 2009) e sicurezza sul lavoro (+50%). E’ quanto emerge dalle ultime rilevazioni pubblicate da Accredia, l’ente italiano di accreditamento di qualità.
Ma sono solo 57 i siti produttivi siciliani certificati in conformità alla norma di riferimento “BS OHSAS 18001” relativa alla sicurezza sul lavoro.
E’ vero, c’è stata una crescita del 50% rispetto allo scorso anno, ma il numero di certificazioni di qualità sulla sicurezza è ancora troppo basso. Le amministrazioni pubbliche poi, si sono dimostrate le più insensibili al tema: nessuna ha richiesto sino ad ora l’attestazione di qualità per la sicurezza sul lavoro.
 
Secondo la fotografia scattata dall’istituto sarebbero le aziende del sud e delle isole le più “verdi”, con una crescita negli ultimi dodici mesi  del 4,5%, mentre si concentrerebbero nel nord del Paese circa la metà delle organizzazioni più sensibili alla sicurezza sul lavoro (oltre 2.300).     
In Sicilia ad aprile 2010 sono state 870 le imprese e le amministrazioni pubbliche che hanno scelto di certificarsi ISO 14001,  lo standard che disciplina i sistemi di gestione ambientale e che riguarda gestione delle risorse, riduzione degli sprechi, contenimento dei consumi di materiali e miglioramento dell’efficienza energetica.
L’isola si colloca al settimo posto della graduatoria nazionale per numero di certificazioni, registrando una crescita del 30% rispetto alla media nazionale, pari a 670 imprese accreditate. Le imprese siciliane sarebbero più attente alla salute e alla sicurezza dei propri dipendenti e a costruire il proprio business nel segno della certificazione.  Secondo l’istituto, l’attenzione agli aspetti ambientali va di pari passo con quella connessa al tema della salute e sicurezza sul lavoro ma, come già abbiamo detto, l’incremento percentuale non può essere visto come dato positivo al cospetto del numero di aziende certificate in valore assoluto: 57.
Una riflessione sorge spontanea. Anche se si tratta di certificazioni richieste su base volontaria, il buon esempio non dovrebbe quantomeno arrivare proprio dalle P.A. siciliane, specie in un anno nero – il 2009- per numero di incidenti mortali sul lavoro? L’aumento, infatti, registrato dall’INAIL, e’ stato del 7,7% rispetto al 2008. Ma come emerge dall’esiguo numero di certificazioni rilasciate (nessuna alla pubblica amministrazione siciliana), gli operatori economici pubblici e privati sembrano mostrare troppo poca sensibilità rispetto a queste tematiche.
Andando alla ripartizione geografica delle organizzazioni “verdi” emerge una sostanziale omogeneità territoriale: in valori assoluti, la maggiore concentrazione di certificazioni ISO 14001 si registra al Sud e nelle Isole (3961); seguono il Nordovest (3931), il Nordest (3115) e il Centro Italia (2377). Scendendo nel dettaglio regionale, la “palma d’oro di regione più verde” va alla Lombardia, con 2036 siti certificati ISO 14001, seguita dal Piemonte (1346) e dall’Emilia Romagna (1327). Mentre la Toscana è la regione che fa registrare la performance più rilevante nei 12 mesi da aprile 2009 ad aprile 2010, passando da 887 a 992 siti con una crescita percentuale del 11,8%.
Numeri che confermano le aziende italiane tra le più  virtuose, collocando il paese al 4° posto su scala globale per numero di certificazioni sulla qualità ambientale rilasciate. A queste – sotto accreditamento – sono da aggiungere le dichiarazioni ambientali di prodotto DAP/EPD, (che certificano l’impatto ambientale di un prodotto/servizio dalla sua concezione o progettazione, attraverso la fabbricazione e l’uso, fino al termine della sua utilizzabilità e relativo smaltimento).
“Mai come oggi – dichiara Federico Grazioli, presidente di Accredia – le imprese italiane devono costruire la propria competitività sui mercati nazionali e internazionali investendo su sicurezza sul lavoro e gestione ambientale. Le certificazioni di qualità rappresentano un impegno verso i propri clienti e verso la collettività. Come garanti finali del sistema italiano della qualità, abbiamo accreditato 39 organismi di certificazione ambientale e 17 per la sicurezza nei luoghi di lavoro”.