Chi si esalta, umiliato, chi si umilia, esaltato. è inevitabile che chi cerchi di apparire anzichè essere, si gonfia d’aria come un tacchino, basta uno spillo per farlo sgonfiare. è banale, ma è vero.
È insita nella natura dell’uomo la voglia di farsi vedere per quello che non è. Ma la natura è istintiva, mentre l’intelligenza di cui siamo dotati ci deve portare ad educarla e conformarla alle regole del vivere civile, in cui il rispetto è uno dei primi valori. Rispettare il prossimo, essere tolleranti e comprensivi è un modo umano per esprimere solidarietà.
Si tratta di vincere l’egoismo che è dentro di noi, che ci porta a esaltarci inutilmente, salvo, poi, a battere la testa contro il muro, ferirci e, anzichè capire le vere cause, imprecare contro la malasorte. Certo, la sorte ha un’influenza, ma essa è modesta perchè siamo noi gli artefici del nostro destino, almeno entro certi limiti.
Fare tutto quello che possiamo è un comportamento che dipende da noi. Compiere il massimo sforzo per realizzare un progetto di qualsiasi natura è nelle nostre facoltà.
Chi ha consapevolezza di essere minuscolo, quasi si sorprende a ricevere elogi o riconoscimenti, perchè gli sembra di compiere azioni normali e non straordinarie, anche se lo sono. Nel mondo, tutti gli uomini compiono azioni normali. Vi sono anche gli eroi e i geni, ma non fanno testo, se non per il loro esempio. Non fanno testo, anche perchè sono pochi. Perciò bisogna tentare di essere normali, straordinariamente normali, fare il proprio lavoro, compiere il proprio dovere, guardando avanti e tenendo conto delle esperienze e del passato.
Purtroppo non sempre ci ricordiamo dei nostri errori o di quelli degli altri. E ricadiamo negli stessi errori: un’altra dimostrazione della pochezza dell’uomo. Non ripetere gli errori è una regola sana che dovrebbe essere utilizzata da tutti. Ma la memoria è corta e non ci aiuta a tesaurizzare le nostre cadute. Spesso abbiamo una grande voglia di crescere anche arrampicandoci sui vetri. Ma quando questa voglia non poggia su solide basi progettuali la caduta è una conseguenza, quasi matematica. Non c’è bisogno di apparire grandi, basta essere persone normali con una voglia di fare cose grandi.