Messina – Fine 2010 e taglio degli sprechi. La Provincia lascia 38 partecipate

MESSINA – Di verifica dell’utilità e di razionalizzazione delle partecipate, a Palazzo dei Leoni se ne parlava da diversi mesi. L’idea era quella di interrompere le collaborazioni con tutti gli enti che, a fronte di sostanziose spese, negli ultimi anni non hanno fornito un’utilità concreta per il territorio. Per questo pochi giorni fa il Governo provinciale è passato dalle parole ai fatti e la Giunta Ricevuto ha ridefinito le proprie partecipazioni a partecipate e consorzi, chiudendo definitivamente la collaborazione con 38 enti e garantendo un notevole risparmio alle casse dell’ente (si parla di centinaia di migliaia di euro).
Fra le organizzazioni lese da queste scelte vi è l’Ente Fiera, sul cui operato Nanni Ricevuto si era già pronunciato in termini di discredito durante l’inaugurazione della seconda campionaria organizzata dal Commissario Fabio D’Amore. Questa è stata definita dal presidente della Provincia “un mercatino arabo” e Ricevuto non ha perso l’occasione per parlare dell’Ente, definendolo “morto” e lamentando la spesa di  51 mila euro  che ha comportato annualmente al Governo provinciale. Secca la replica del commissario D’Amore, a cui è affidata la guida dell’Ente, che ha accusato Ricevuto di promuovere l’economia territoriale esclusivamente attraverso musica jazz (facendo riferimento agli eventi organizzati quest’estate dalla Provincia), feste e festini.
Si è concluso anche il rapporto con l’Ente autonomo portuale, la cui esistenza è stata più volte criticata da diversi uomini politici a causa della sua inutilità. L’utilità di questo organismo si è estinta sedici anni fa, quando con la legge 21/01/1994 n.82 sono state istituite le Autorità portuali in 18 città italiane, fra le quali Messina. Adesso l’Ente potrà godere solamente del denaro stanziato periodicamente dalla Regione (che a fasi alterne ne ha condannato l’esistenza e ridato vita), grazie al quale vengono pagati gli stipendi dell’unica dipendente e le spese dei gettoni del presidente, del vice presidente e degli altri nove membri del cda.
La Giunta Ricevuto ha deciso di uscire anche dalle Ato (partecipava per il 5% all’Ato1, per il 10% all’Ato2, per l’1,67% all’Ato3 e per il 10%.), ma a uscire maggiormente lese dopo le decisioni prese a Palazzo dei Leoni sono state quelle società che più delle altre contavano sull’appoggio dell’amministrazione provinciale, ovvero la Nettuno Spa (con la quale la Provincia collaborava al 59,49% in vista della realizzazione di un porticciolo a Grotte) e la Progeta Spa (alla quale la Provincia partecipava per il 37,5%  pur lamentando il fatto di non essere mai entrata in possesso dei bilanci).
Il Governo provinciale continuerà invece a collaborare con due società, la Innova Bic (la società di servizi gestita dall’Università degli Studi, dal Comune e dalla Provincia di Messina, il cui scopo è quello di contribuire al sostegno dello sviluppo locale), e la Sogas Spa (che gestisce l’Aeroporto dello Stretto di Reggio Calabria con una partecipazione del 20% della Provincia).