Industria e Commercio: ripresa possibile

Nel Mezzogiorno l’indice di fiducia sulla ripresa dell’economia è sempre più basso del resto del Paese, ma ultimamente con andamento crescente al contrario che nelle altre regioni. L’indice scende infatti nel Nord Ovest (da 100,9 a 100,3) e nel Nord Est (da 102,5 a 102,1) e aumenta invece al Centro (da 97,6 a 100,1) e nel Mezzogiorno (da 88,5 a 89,6).
In generale, dall’ultimo numero del Rapporto “Congiuntura Mezzogiorno” relativo al IV trimestre 2010, risulta che tra ottobre e dicembre 2010 continua a migliorare la fiducia delle famiglie e delle imprese europee. Complessivamente, il Clima Economico elaborato dalla Commissione Europea per l’intera area Ue sale a 105,0 da 103,0 del periodo precedente, sui massimi dal quarto trimestre 2007.
Il recupero della fiducia delle imprese riguarda tutti i principali settori produttivi ed è particolarmente intenso nel comparto industriale e nel commercio; anche i consumatori sono più ottimisti rispetto al trimestre precedente. Anche in Italia il Clima Economico continua a crescere: l’indice sale a 101,8 da 99,9 sui massimi in questo caso dal terzo trimestre 2007. Nel nostro paese, il miglioramento della fiducia riguarda sia i consumatori, sia i principali settori produttivi, con la sola eccezione di quello dei servizi di mercato, dove l’indice accusa invece una flessione (da 100,1 a 98,5).
Il miglioramento del clima economico nel Mezzogiorno è essenzialmente dovuto in questa fase alla risalita della fiducia dei consumatori (a 107,1 da 104,7) e di quella delle imprese manifatturiere (da 90,1 a 90,9), mentre la fiducia dei servizi è in calo (da 104,5 a 100,3) rispetto al trimestre precedente.
Cala anche nel quarto trimestre, in controtendenza con il dato nazionale, la fiducia delle imprese di costruzioni (da 97,5 a 95,2). Guardando ai dati regionali, la ripresa del clima di fiducia del settore industriale si estende a tutti gli ambiti territoriali, con la sola eccezione della Puglia e della Sardegna. Anche nelle costruzioni, il calo è diffuso in modo piuttosto omogeneo sul territorio, con un peggioramento della fiducia registrato in tutte le regioni, con la sola eccezione della Calabria (dove si registra un forte aumento) e del Molise (dove l’indice è stazionario sui valori del trimestre precedente).
Notevoli differenze emergono infine tra i consumatori, con l’indice che migliora in Basilicata, Sardegna e Campania, è sostanzialmente stabile in Abruzzo e peggiora invece nelle rimanenti regioni.
 


Elaborazione dei dati. Dall’1 gennaio 2011, Istat al posto dell’Isae
 
Il Rapporto “Congiuntura Mezzogiorno” è realizzato congiuntamente da Srm-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno e Obi-Osservatorio Regionale Banche Imprese di Economia e Finanza e riguarda l’analisi della situazione congiunturale del settore manifatturiero, delle costruzioni, del terziario innovativo e delle famiglie, guardando ai dati relativi al Mezzogiorno e alle regioni che ne fanno parte, viste in relazione al quadro congiunturale nazionale.
Il prodotto è uno strumento al “servizio” del territorio meridionale ed a tutti gli operatori economici e finanziari, pubblici e privati, che possono così disporre di una rilevazione periodica che dia, dati, informazioni ed un quadro congiunturale sull’andamento dell’economia del Mezzogiorno e delle sue regioni. I dati relativi alle indagini su imprese e consumatori del quarto trimestre sono stati elaborati dall’Isae. A partire dal primo gennaio 2011, i dati dell’indagine sono di proprietà dell’Istat, che ha assunto le funzioni dell’Isae ai sensi del comma 18, del decreto-legge n. 78 del 2010.