Qualche volta si spera nel miracolo: una sorpresa piacevole. Qualcuno che ci chiama per offrirci il lavoro che noi vorremmo. Illusorio. Nessuno ci chiamerà e nessuno ci offrirà il lavoro che amiamo. Ma non sempre le opportunità di mercato sono brutte e cattive. Spesso siamo noi, ovvero è la nostra mancanza di cultura, che ci fa comportare come bambini capricciosi, che la vogliono aver vinta sempre.
Vivere con consapevolezza e con capacità significa fare quello che è possibile, tutto quello che è possibile. Guai a tirare indietro le mani, a nascondersi, a pensare che non ce la faremo. Tirare indietro le mani è segno di avarizia e di pavidità. Di avarizia perché non entriamo nell’ordine di idee del dare. Di pavidità perché ci spaventiamo a esporci a delle conseguenze, ovvero a brutte sorprese.
Però l’umanità, nel suo complesso, possiede straordinarie doti per crescere e migliorarsi. Dopo qualche migliaio di anni non viviamo più nelle caverne e il tenore di vita, seppure per una parte di popolazione nel mondo, è nettamente migliorato. Con il contraltare di aver perso di vista, nel percorso, tanti valori.
La sorpresa più bella è non avere sorprese. Certo, una bella sorpresa fa sempre piacere, ma neanche vincere al lotto, alla fine, diventa una sorpresa perché nel momento in cui abbiamo giocato una schedina, ci speriamo.
Chi non è abituato a possedere masse rilevanti di denaro spesso squilibra la propria vita e, dopo qualche anno, non solo l’ha perduta, ma ha perso anche il proprio mestiere. In fondo, quella che doveva essere una bella sorpresa si è trasformata in una brutta sorpresa.
Dobbiamo essere consapevoli che ci dobbiamo mettere del nostro per vivere al meglio la vita, pensando che tanti stanno peggio di noi e, in qualche modo, abbiamo il dovere di aiutarli non solo con la nostra carità ma con la nostra presenza e col nostro conforto. Il ritorno all’etica è una componente dei nostri giorni. Esaltare i valori di merito e responsabilità è materia di discussione. Un buon segnale. Anzi, in questo caso, potremmo dire che si tratti di una bella sorpresa.