CATANIA – Bilancio preventivo? Per i Comuni isolani è un illustre sconosciuto: si è infatti concluso marzo, ma dei nove Capoluoghi siciliani nessuno ha ancora approvato l’indispensabile documento di programmazione finanziaria, nonostante il Tuel (D.Lgs 267/2000) ne fissi il termine di adozione al 31 dicembre dell’anno precedente. Nessun dirigente e amministratore può ancora dirsi colpevole, dato che il ministero dell’Interno ha prorogato tale scadenza al 30 giugno 2011: resta però il fatto che a quella data sarà già stato sprecato un semestre per una buona e tempestiva pianificazione economica degli enti, e ciò nonostante cittadini e imprese attendano risposte immediate per uscire dalla crisi.
Antiche tare della Pa siciliana, un Patto di stabilità sempre più stringente e feroci tagli dei trasferimenti contribuiscono a questo pessimo primato. (
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