Agrigento

A Favara il Consiglio boccia il Piano Tari

FAVARE (AG) – Ammonta a 7.099.242,72 euro il Piano finanziario del servizio dei rifiuti urbani per l’anno 2019 redatto dall’Amministrazione comunale, bocciato dal Consiglio. Rispetto all’anno precedente, un aumento pari a 219.000 euro, una cifra ritenuta troppo alta dai dieci consiglieri che hanno espresso un voto negativo.

“Abbiamo dato risposta negativa – hanno sottolineato i consiglieri Marilì Chiapparo, Vito Maglio, Rossana Castronovo, Sergio Caramazza, Tonino Scalia, Carmelo Sanfratello, Giuseppe Sorce, Carmelo Costa, Massimo Liotta e Danila Baio – a un Piano finanziario dei rifiuti che non ci convince. Un servizio che non rispecchia il capitolato, su mezzi impiegati e benefici sulla differenziata. Un costo del servizio che dal 2016 a oggi è aumentato di oltre un milione di euro”.

Sette, invece, i consiglieri che hanno dato parere favorevole (Giuseppe Nobile, Calogero Castronovo, Salvatore Fanara, Carmelina Cusumano, Giuseppe Bellavia, Vincenzo Lentini e il presidente Salvatore Di Naro); altri sette assenti, alcuni dei quali usciti proprio all’atto della votazione (Salvatore Giudice, Laura Mossuto, Calogero Pirrera, Selenia Failla, Giusy Sciara, Marianna Fallea e Leonardo Caramazza).

Adesso, con la bocciatura del documento,  si dovrà capire come l’assessore al Bilancio, Maria Laura Maggiore, riuscirà a chiudere il bilancio stabilmente riequilibrato che, con il dissesto finanziario, non può prevedere debiti fuori bilancio. “La votazione negativa del Consiglio comunale – ha affermato – è stata grave, perché rappresenta una violazione di legge e una violazione delle prescrizioni ministeriali che obbligano tutti i Comuni a coprire il costo del servizio rifiuti al 100 per cento, che nel caso specifico di Favara è dato dal costo del contratto con la ditta e da quello degli oneri di conferimento in discarica, spese non comprimibili dal Comune”.

“Ora – ha concluso l’assessore – mi ritrovo con due bilanci, 2017/2019 e 2018/2020, squilibrati, che non possono essere portati in Aula e non possono avere il parere da parte del responsabile finanziario”.