Catania

Aci Castello, ultimi 40 metri verso un mare più pulito

Telefonate quotidiane, anche più volte al giorno, messaggi e mail, pur di vedere accelerare su un’opera fondamentale per l’intero territorio. Sono quelle che fa ogni giorno o quasi, il sindaco di Aci Castello, Carmelo Scandurra, per avere notizie sul collettore fognario, l’infrastruttura necessaria per intercettare i reflui e portarli al depuratore di Pantano d’Arci. A giorni infatti dovrebbero partire i lavori per la posa dei tubi nell’ultimo tratto nel territorio di Aci Castello: una porzione lunga circa 40 di metri lineari in corrispondenza del ponte sulla ferrovia lungo la strada per Ficarazzi.

“La stazione appaltante è la Regione siciliana – precisa subito il primo cittadino – ma io seguo lo stesso i lavori e sono sempre in contatto con tutti per capire a che punto siamo. Ritengo infatti che la tutela del mare sia prioritaria rispetto a qualunque altra cosa – prosegue – perché se non abbiamo il mare pulito, non possiamo fare discorsi legati al turismo”.

Il segmento che dovrebbe essere realizzato a breve, è l’ultimo. “È rimasto solo questo tratto per la posa dei tubi – sottolinea Scandurra: poi, si dovrà procedere con la realizzazione delle stazioni di sollevamento, che vanno fino a sei metri di profondità, dove confluiranno i reflui per poi essere pompati verso il tubo già realizzato”.

Le stazioni di sollevamento saranno dieci, spiega ancora il sindaco, cinque nel territorio di Aci Castello e cinque nel territorio di Catania. Il Rup e il direttore dei lavori hanno chiesto di spostare i sottoservizi presenti in queste zone. “Fino a ieri mattina – continua il primo cittadino – ho chiesto e sollecitato i preventivi per spostare questi sottoservizi, perché se non si spostano non si possono realizzare le stazioni e quindi il collettore non può andare avanti. Per comprendere quanto urgenza abbiamo – aggiunge – voglio sottolineare che non ho sospeso i lavori nelle strade nel periodo estivo, proprio per accelerare”.

Insomma, i lavori proseguono, ma si rischia un nuovo rallentamento proprio per la realizzazione delle stazioni di sollevamento, e occorrerà ancora attendere, e non poco, per vedere in funzione il collettore e, quindi, poter ottenere una migliore qualità del mare. Con l’estate alle porte, il rischio è di compromettere la stagione. L’amministrazione e l’Asp continueranno a monitorarne lo stato di salute delle acque per verificarne la balneabilità. “Preferirei una coltellata piuttosto che firmare un’ordinanza di divieto di balneazione – afferma ancora il sindaco Scandurra. Mi auguro che quest’anno non ci siamo problemi – conclude: se dovesse esserci necessità di emettere l’ordinanza lo farò, ma spero non sia necessario”.