Catania

Acireale, la buca costa cara al Comune

ACIREALE – Costerà 21mila euro al Comune di Acireale la presenza di una buca sull’asfalto nella frazione di Guardia. La somma corrisponde all’accordo pattuito tra l’ente locale e un privato che, oltre cinque anni fa, fu vittima di un incidente in una curva situata dopo l’incrocio tra la strada statale 114 e la strada provinciale 162-via Stazione. A firmare la determina con cui viene dato il via libera alla liquidazione del risarcimento è stato, due giorni fa, il dirigente dell’area 5 Tecnica e Progettazione, Andrea Giudice. Nel provvedimento vengono ricostruiti i passaggi salienti che hanno portato alla decisione di percorrere la via transattiva per chiudere la disputa legale seguita all’incidente.

Il procedimento civile era stato infatti aperto al tribunale di Catania nel 2019. La vittima, che nell’incidente ha riportato danni fisici, aveva chiesto tramite i propri legali la cifra di 22.048 euro oltre 370 euro più Iva per danni materiali. “Le parti – si legge nel provvedimento pubblicato sull’albo pretorio del Comune di Acireale – a seguito dell’istruzione della causa tramite escussione di testi ed espletamento di Ctu (consulenza tecnica d’ufficio, ndr) tecnica e medico legale, hanno intrapreso delle trattative finalizzate a comporre la controversia in questione, anche allo scopo di evitare l’alea del giudizio”. Da qui la proposta di chiudere la partita per 21mila euro, una somma che farà risparmiare poco più di mille euro alle casse dell’ente ma anche i costi necessari a proseguire la disputa in tribunale. “Le parti dichiarano che non avranno più nulla a pretendere, reciprocamente per qualsiasi titolo o ragione, rimanendo così transatti tra loro tutti i reciproci diritti e pretese”, si sottolinea nel provvedimento dirigenziale.

La zona in cui è avvenuto l’incidente al centro del risarcimento – e più in generale la strada statale 114 che nel territorio di Acireale costeggia la costa ionica – negli ultimi mesi è stata teatro di diversi incidenti stradali, che hanno coinvolto sia automobili che mezzi a due ruote e che in alcuni casi sono costati la vita alle persone coinvolte. Nella maggior parte delle circostanze, all’origine degli incidenti c’è stata l’alta velocità. Un fatto, questo, che ha portato molti a chiedere maggiori controlli da parte della polizia stradale e ipotizzare l’installazione di sistemi elettronici per monitorale la velocità dei mezzi.

Al contempo, tuttavia, i problemi legati alla cattiva manutenzione delle arterie stradali possono rappresentare un fattore di rischio in più. Sia per l’incolumità di chi le percorre che, a posteriori, per le possibili ricadute sulle casse finanziarie degli enti che gestiscono le strade. La questione dei risarcimenti danni pagati dalla pubblica amministrazione a favore delle vittime degli incidenti stradali è un tema non nuovo all’interno delle aule dei tribunali.

Di recente un’ordinanza della Corte di Cassazione ha chiarito che, nelle liti giudiziarie scaturite da incidenti stradali, ai fini del risarcimento del danno non è necessario che il danneggiato o – nei casi peggiori, in cui la vittima perde la vita – i suoi familiari dimostrino l’assenza di colpa del guidatore che, pur in presenza di una buca, potrebbe avere avuto un comportamento non sufficientemente attento e prudente a evitare la caduta o lo scontro.

La Suprema Corte, capovolgendo una precedente decisione presa dalla Corte d’appello di Salerno, ha infatti esplicitato che l’unico onere a carico del danneggiato o dei suoi aventi causa sta nel dimostrare il nesso causale tra il danno subito e le condizioni della strada che si stava percorrendo. All’origine di questo assunto c’è quanto previsto dal codice civile che, all’articolo 2051, recita: “Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”. Sfortuna che nel caso dell’incidente accaduto nella frazione acese di Guardia è stato del tutto escluso, riconoscendo come unica causa della caduta la presenza della buca sull’asfalto.