Fisco

Addio ad acconti e saldi, la proposta di Ruffini piace al Governo Conte

ROMA – “Dover versare l’imposta in acconto dell’anno in corso, che Dio solo sa come andrà a finire, e il saldo di redditi incassati nell’anno precedente, è un qualcosa che non agevola il far pace tra l’amministrazione finanziaria e il contribuente. La liquidazione periodica mensile consentirebbe all’erario un flusso costante di entrate e non dei picchi di entrate con dei picchi di un erario bisognoso”.

Lo ha detto il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, in audizione presso la commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria. “Tutto questo – ha aggiunto – è un sistema oggetto solo di una riflessione, sarebbe necessario un intervento normativo, ma va incontro alle esigenze di questi giorni”.

La sua proposta di riforma fiscale sul fronte della semplificazione degli adempimenti Irpef e Iva, segnerebbe il passaggio da un prelievo sugli incassi presunti a uno sugli incassi effettivi. Una rivoluzione non da poco, che già sembra raccogliere il plauso del Governo.

Segnali di apertura arrivano dal viceministro dell’Economia, Laura Castelli: “Ci siamo, come ministero dell’Economia e Agenzia delle Entrate ci abbiamo lavorato per qualche mese e ora siamo pronti a dire addio all’attuale sistema di acconti e saldi, ormai obsoleto, per sostituirlo con uno più semplice ed immediato. Obiettivo 1 gennaio 2021”.
“È infatti l’attuale sistema di acconti e saldi a generare confusione e burocrazia inutile per circa 4 milioni di contribuenti tra autonomi, professionisti e partite Iva che ogni anno vivono con preoccupazione il periodo delle scadenze – ha spiegato Castelli -. Il progetto prevede il passaggio a un sistema di pagamento basato sugli incassi e le spese effettive. Un metodo di cassa insomma. In questo modo non ci si dovrà più preoccupare di accantonare una somma per le imposte dell’anno successivo che ancora non si sa come andrà, ma si pagheranno le tasse solo su quanto già effettivamente guadagnato”.

“Nel nostro progetto di ampia riforma fiscale, su cui stiamo lavorando anche in questi giorni con il Direttore dell’Agenzia Ruffini – ha concluso la Castelli – non c’è solo l’obiettivo di abbassare le tasse ma anche quella di rendere il fisco più semplice e più vicino al cittadino, perché il miglioramento della qualità della vita passa anche attraverso queste importanti misure. Avanti!”.

Ma Ruffini sa bene che seppur indispensabile, l’intervento normativo fine a sé stesso non è “risolutivo” e non basta a far sì che si possa parlare di una riforma strutturale del sistema fiscale.

“Stiamo tenendo conto – ha detto – di non vanificare l’impegno del Governo e del Parlamento, una cosa che abbiamo imparato come cittadini è che le leggi non sono sufficienti per cambiare il Paese, se ci si mette contro l’amministrazione e la burocrazia si vanifica la migliore delle leggi. L’impegno massimo, quindi, è quello della Pubblica amministrazione, la riflessione è: aiutate la Pubblica amministrazione a funzionare al meglio, dotatela di tutti gli strumenti necessari per farla funzionare”. “La burocrazia può essere il miglior alleato del legislatore ma anche l’involontario ostacolo all’attuazione della migliore delle leggi”, ha aggiunto.

Ruffini, nel corso dell’audizione, ha fornito alcuni aggiornamenti in merito al Superbonus: “Viste le potenziali ricadute positive per l’economia del Paese – ha spiegato – sono in corso da parte dell’Agenzia delle Entrate le attività per pubblicare una guida divulgativa con le prime illustrazioni informative, e una sezione sul sito internet dove saranno raccolte le norme e la prassi, nonché una circolare interpretativa. Credo che per domani (oggi per chi legge, ndr) dovremmo riuscire con la prima guida illustrativa di carattere divulgativo e la settimana prossima con la circolare e provvedimento. Abbiamo cercato di essere quasi paralleli all’evoluzione normativa seguendo la fase di conversione”.

Twitter: @PatriziaPenna