Trasporti

Aeroporti: insediato Cda Sac a Catania e comitato tecnico a Birgi

Novità nella gestione di due degli aereoporti siciliani.
A Catania si è insediato il nuovo Consiglio di amministrazione della Sac, che gestisce lo scalo di Fontanarossa.

Nico Torrisi, che guida la Sac dall’ottobre 2016, è stato confermato amministratore delegato. Sandro Gambuzza, che ha diretto per anni la Camera di commercio di Ragusa, è il nuovo presidente.

Completano il Cda Fabio Scaccia, imprenditore del settore farmaceutico, e Giovanna Candura, già assessore regionale all’Industria e commissario della Camera di commercio di Caltanissetta, oltre alla riconfermata Daniela La Porta.

“Metterò al servizio del sistema aeroportuale Catania-Comiso – ha commentato il presidente Sandro Gambuzza – le mie competenze, in modo da consentire la svolta tanto attesa per il nostro territorio”.

Il collegio sindacale di Sac è composto dal presidente Silverio Ianniello (designato dal ministero dell’Economia e delle Finanze) e dai sindaci Salvatore Maurizio Dilena (designato dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti) e Carmelina Volpe (nominata dall’assemblea dei soci).

Intanto si è insediato a Palazzo d’Orleans il comitato tecnico-istituzionale consultivo, nominato e coordinato dal presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, per individuare le possibili strategie di rilancio dell’aeroporto di Trapani Birgi.

Musumeci ha voluto ascoltare i vari componenti del Comitato in vista del confronto con la Gesap – che gestisce lo scalo aeroportuale di Palermo – previsto nelle prossime ore per affrontare il tema di possibili sinergie tra i due aeroporti. Nel corso della riunione è stata messa in evidenza la grave crisi che da anni attanaglia lo scalo di Birgi e la soluzione concreta individuata è quella di arrivare a una società unica per il sistema aeroportuale per la Sicilia occidentale.

“Abbiamo mantenuto l’impegno assunto a Erice, in occasione degli Stati generali del turismo – sottolinea Musumeci – la volontà del mio governo è quella di adoperarsi per il riordino del sistema aeroportuale dell’Isola e stiamo lavorando in questa direzione. Siamo convinti che la crisi economica dovuta al depotenziamento di Birgi colpisca non solo le attività imprenditoriali del Trapanese, ma anche quelle di Palermo e Agrigento e quindi dell’intero comprensorio della Sicilia occidentale. In questa logica, la ripresa dell’operatività dello scalo costituisce un obiettivo irrinunciabile”.