Innovazione

Agenda digitale, per Savona, è una grande opportunità. Le carenze dell’Arit

“Analizzate in commissione le prospettive di sviluppo digitale con la nostra regione protagonista di una modernizzazione dei servizi informatici per agevolare quotidianamente i cittadini siciliani”.

Lo ha detto il presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Riccardo Savona, dopo l’audizione del dirigente generale dell’Arit Vincenzo Falgares.

“Dalla relazione – ha detto Savona – si evince che i fondi dell’Agenda digitale in Sicilia possono dare un netto contributo positivo nel miglioramento generale dei servizi per i siciliani. Già sono partiti due megaprogetti sulla banda larga che hanno coperto il 72% delle aree bianche dell’isola, 142 comuni che non avevano avuto accesso all’information technology di ultima generazione. In più è partito l’appalto per la banda ultralarga con le relative concessioni per la costruzione di questa linee che possono girare fino a cento mega che copriranno a regime tutta la nostra isola”.

Tanti i progetti: dalla creazione di un portale dei servizi sanitari regionalizzato (Sovracup) che porterà entro maggio 2021 alla dematerializzazione della ricetta rossa, al portale integrato turistico, dal portale delle biblioteche regionali e allo sviluppo accessibile ed informatico dei poli museali.

“Gli interventi di best practice – ha spiegato Savona – avranno reflussi positivi anche negli enti locali con la messa in rete dello sportello telematico delle unità abitative, con l’evoluzione del sistema contabile e analitico della pubblica amministrazione che tendono a un’accelerazione dei servizi con strutture amministrative e gestionali moderne e con la valorizzazione della risorsa umana”.

Inoltre ci sarà un portale regionale unico dei servizi che mette in rete il ciclo delle performance per un rafforzamento digitale e multifunzionale che aiuterà l’accesso dei cittadini alla trasparenza e faciliterà l’utilizzo di informazioni e dati, salvaguardando la cyber-sicurezza e i dati sensibili.

“Già la regione ha raggiunto con open data le prescrizioni e le linee guida del nuovo codice digitale della pubblica amministrazione, i dati a oggi sono al 46% e continuano a crescere” ha concluso Savona.

Nella relazione Falgares ha sottolineato che l’Autorità regionale per l’innovazione tecnologica ha un esiguo numero in dotazione organica: appena 24 dipendenti, con soli 12 funzionari, alcuni di essi prossimi alla pensione.