Politica

Agenzia del Demanio “Patrimonio pubblico chiave per la ripartenza”

ROMA – L’Agenzia del Demanio ha organizzato un incontro dedicato all’impiego delle tecnologie spaziali e digitali per la valorizzazione del patrimonio pubblico. Lo scopo del workshop è stato quello di avviare un confronto tra le istituzioni e la comunità scientifica ed industriale per valorizzare il patrimonio pubblico attraverso una evoluzione tecnologica.

“Abbiamo cercato di offrire idee e proposte – ha detto Antonio Agostini, direttore dell’Agenzia del Demanio – per andare a incontrare la nuova programmazione europea che scommette sulla duplice transizione ecologica e digitale dell’Europa”. Alessandro Foggia, direttore centrale governo del patrimonio dell’Agenzia del Demanio, ha ricordato il “patrimonio molto variegato” che gestisce l’agenzia e che ammonta a “circa 61 miliardi di euro”, mentre Stefano Mantella, direttore centrale strategie immobiliari e innovazione, sottolineando i “diversi passaggi” del processo, ha spiegato che bisogna “arrivare a una visione dinamica, all’immobile-valore”. Massimo Gambardella, direttore centrale servizi al Patrimonio, da parte sua, ha evidenziato che occorre “passare dalla conoscenza amministrativa statica a una conoscenza tecnica dinamica degli immobili”. “Il patrimonio pubblico – ha affermato Antonio Misiani, viceministro dell’Economia – non è e non può essere un bancomat per fare cassa. Dovremo avviare un percorso di riequilibrio dei conti pubblici ma non sarà il patrimonio pubblico la leva su cui costruire questo risanamento. È invece un elemento fondamentale di sviluppo del nostro Paese”. Per Misiani sono necessari censimento, conoscenza e massimizzazione dell’uso delle tecnologie digitali e spaziali per una migliore valorizzazione. Per Carlo Sibilia, sottosegretario al ministero dell’Interno, la digitalizzazione è “possibile e necessaria, l’Agenzia del demanio può evolvere la propria funzione”.