Cronaca

Lo sguardo “inappropriato”, la spedizione punitiva e l’aggressione: arrestati padre e 2 figli

La Polizia di Stato di Palermo ha arrestato i componenti di un nucleo familiare, il padre e due figli (rispettivamente di 45, 20 e 22 anni), accusati di essere i responsabili di una terribile aggressione che ha provocato lesioni a due persone, padre e figlio.

Le vittime sarebbero state brutalmente percosse a colpi di spranga e martello.

Nei confronti del 45enne, accusato di lesioni personali, gli agenti hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare domiciliare; per i figli, che dovranno rispondere oltre che di lesioni anche di atti persecutori, invece le autorità hanno disposto è una custodia cautelare in carcere.

Lo sguardo alla persona sbagliata e l’inizio del calvario

La violenta aggressione si sarebbe concretizzata qualche giorno fa nel quartiere di Boccadifalco. I poliziotti del commissariato di Porta Nuova avrebbero ricostruito sia la dinamica che il preciso antefatto che tanta violenza avrebbe motivato: uno sguardo rivolto a una ragazza da parte di un residente del quartiere, considerato inappropriato da chi si trovava in compagnia della giovane.

Tale futile motivazione avrebbe segnato l’inizio di un vero e proprio calvario per il giovane, che sarebbe stato pesantemente e più volte minacciato da quel ragazzo e dal fratello. Le minacce da velate si sarebbero fatte via via concrete fino a configurare gli atti persecutori e addirittura a giungere a un tentativo di speronamento con auto, da parte dei presunti stalker, della bicicletta a bordo della quale la vittima stava facendo un giro.

L’aggressione a Palermo

La situazione sarebbe degenerata quando il padre della vittima avrebbe chiesto ai due presunti autori dei reati di cessare le minacce: tale richiesta, avvenuta con toni perentori, sarebbe stata vissuta come inaccettabile dai destinatari. Questi ultimi in poche ore avrebbero quindi organizzato una spedizione punitiva, a cui avrebbe partecipato anche il padre.

Con spranghe e martelli da carpentiere, i tre congiunti avrebbero raggiunto il domicilio della vittima e del padre e, non trovandoli, avrebbero chiesto informazioni su dove fossero a un vicino di casa. Al rifiuto del giovane, scambiandone il silenzio per reticenza, lo avrebbero colpito con violenza con una spranga. Sorte simile per il padre di quest’ultima vittima, pure lui colpito con calci e pugni.

A seguito dell’intervento, la Polizia di Stato ha avviato indagini, corredate da riscontri e audizioni di testimoni. Grazie alle indagini, è stato possibile arrivare all’identificazione della famiglia ritenuta responsabile della terribile aggressione a Palermo, che attualmente sono indiziati in merito ai reati contestati.