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Agricoltore ferito a Ragalna, rinvenuti altri 4 oggetti esplosivi

Sono stati fatti brillare oggi, su disposizione della polizia di Adrano che conduce le indagini, quattro ordigni bellici (verosimilmente bombe a mano del  secondo conflitto mondiale) ritrovati in  un podere di Ragalna, in contrada Milia,  dove ieri è rimasto ferito gravemente un agricoltore di origini albanesi di 51 anni. L’uomo stava pulendo un podere con un tagliaerba quando ha ritrovato un oggetto metallico che una volta preso in mano è esploso, ferendolo gravemente a una mano e in altre parti del corpo.

La vittima: “Ne ho visti altri”

Subito trasportato in ospedale, al Cannizzaro, la vittima è stata sottoposta a un lungo intervento chirurgico. I medici sono riusciti a tamponare la copiosa emorragia dall’arto superiore , ma pur facendo di tutto non hanno pututo salvargli l’arto che era rimasto gravemente compromesso dalla deflagrazione. Dopo l’intervento la vittima è stata ricoverata nella rianimazione dell’ospedale delle emergenze dove già quest’oggi sarà trasferito in Chirurgia plastica viste le sue condizioni in miglioramento e l’assenza di altre lesioni nel corpo martoriato dalle schegge che lo hanno colpito anche al volto e al torace.

Molto probabilmente bombe a mano della seconda guerra mondiale

A far scattare le indagini delle forze dell’ordine è stato lo stesso albanese, che sentito dai medici ha dichiarato di aver preso in mano quello strano oggetto perché non sapeva cosa fosse. Ha allo stesso tempo aggiunto che nella pulizia del terreno ne aveva visti altri. E’ per questo che i medici hanno allertato la polizia che ha diramato la segnalazione al commissariato di Adrano che a sua volta ha inviato immediatamente sul posto alcuni agenti che hanno provveduto a recintare l’appezzamento del terreno sino all’arrivo degli artificieri che hanno individuato sul terreno altri quattro ordigni che successivamente hanno fatto brillare sul posto.

In contrada Milia c’erano contingenti di italiani e tedeschi

Le forze dell’ordine raccomandano a qualsiasi contadino della zona si imbatta in oggetti di metallo di non raccoglierli e di segnalare la loro presenza alle autorità.

La zona teatro dell’incidente, durante la seconda Guerra Mondiale era centro di truppe tedesche ed italiane e non si esclude che proprio un contingente di queste abbia lasciato, magari durante la ritirata, questi ordigni che oggi sono pericolosissimi perché corrosi  da oltre 70 anni dagli agenti atmosferici.

Giuseppe Bonaccorsi