Agrigento

Agrigento, affidata la progettazione del porticciolo di San Leone

AGRIGENTO – Dalle parole ai fatti. Non è più il momento di perdere tempo per l’ampliamento del porticciolo turistico di San Leone, un intervento che mira ad aumentare il potere attrattivo dell’intero territorio, considerando anche la vicinanza con il Parco archeologico della Valle dei Templi.

Da pochi giorni si sono infatti concluse, con esito favorevole, le procedure di espletamento della gara e le verifiche dei requisiti delle società per l’affidamento dei servizi tecnici di ingegneria e architettura relativi alla progettazione, definitiva ed esecutiva, dei lavori. L’importo complessivo a base d’asta (676.753 euro oltre Iva) prevede la progettazione definitiva ed esecutiva, il coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione, la relazione geologica di tutte le opere e le forniture necessarie al progetto.

Alla conclusione della procedura è risultato vincitore, con un ribasso sull’offerta economica del 42 per cento, pari a un importo offerto di 403.785,26 euro oltre Iva e oneri assistenziale e previdenziali, il raggruppamento di imprese con capogruppo la Modimar Srl.

“Continuiamo a perseguire l’obiettivo – ha commentato il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè – di realizzare una delle opere più importanti e strategiche per il rilancio del porto turistico di Agrigento, che terrà conto anche del water-front del lungomare Falcone Borsellino, dei parcheggi, della viabilità e dei trasporti, di car sharing, pista ciclabile e bike sharing, per un importo lavori stimato in circa 29 milioni di euro”.

L’intervento prevede la riparazione del muro para-onde e della scogliera a protezione del molo di Ponente, la sostituzione della pavimentazione e delle ringhiere danneggiate, realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione del molo di ponente e opere di arredo urbano.

Come ha spiegato l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Gerlando Principato, il porticciolo turistico “presenta problemi di insabbiamento derivanti dall’apertura della bocca del porto ai venti di Est e di Sudest. A causa di ciò, in occasione di mareggiate, il moto ondoso all’interno della struttura portuale crea il fenomeno della risacca che danneggia, creando un forte stress sia ai sistemi di ancoraggio dei pontili galleggianti sia alla sicurezza degli ormeggi delle imbarcazioni”.

La creazione di un nuovo braccio di levante eliminerà quindi questi seri inconvenienti “consentendo ai diportisti – ha concluso Principato – l’ormeggio in sicurezza per tutto l’arco dell’anno. Soprattutto in caso di condizioni meteo-marine avverse, pertanto, l’opera, risulterà di fondamentale importanza, poiché migliorerà significativamente le condizioni di sicurezza delle barche che, al momento, nel versante di ponente da ottobre fino a maggio, devono essere rimosse”.