Agrigento

Agrigento, crisi idrica senza precedenti. I cittadini scendono in piazza: “Vogliamo l’acqua”

È una crisi idrica senza precedenti. Ad Agrigento, Capitale della Cultura 2025, i cittadini esasperati di non aver acqua nei loro rubinetti e di riceverla ogni 20 giorni, si sono organizzati per scendere ancora una volta in piazza e manifestare per un bene prezioso che è l’acqua.

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La manifestazione è stata organizzata dal comitato “Vogliamo l’acqua” e dal Cartello sociale; hanno aderito e partecipato tante associazioni, la consulta di Aica, Legambiente, la Chiesa agrigentina, i cittadini dei quartieri di Fontanelle, Montaperto e Giardina Gallotti.

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Crisi idrica, scatta la protesta ad Agrigento

Ad aprire il corteo un’autobotte, e poi una flotta di persone, oltre 2500, tutti insieme per gridare “Vogliamo l’acqua”; hanno sfilato da piazza Cavour fino alla Prefettura. “Chiediamo, ad alta voce, che vengano rispettati i nostri più elementari diritti, che la gestione della crisi idrica sia affrontata con modalità ben più efficaci e all’insegna dell’equità tra tutti i cittadini. Non è più possibile che, nella stessa provincia, nello stesso ambito territoriale, vi siano cittadini di serie A e cittadini di serie B.
Chiediamo di attivare modalità diverse rispetto alle attuali per realizzare e collegare in rete le risorse idriche di pozzi e sorgenti, ricorrendo anche al Genio Militare o alla Protezione Civile nazionale”, dichiarano i rappresentati del comitato “Vogliamo l’acqua”.

“Quella di oggi non è una manifestazione politicizzata come detto da qualcuno, stanno manifestando i cittadini, non ci sono bandiere, noi, ha ribadito il comitato vogliamo l’acqua e vogliamo un servizio pubblico efficiente”.

Agrigento, corteo per la crisi idrica: non manca la tensione

Qualche momento di tensione all’inizio vista la presenza del presiedente del cda di Aica, Settimio Cantone, il quale contestato dalla flotta è stato fatto allontanare dalla polizia. A fine manifestazione ad incontrare il prefetto Filippo Romano è stato Don Mario Sorce del Cartello sociale, gli altri delegati non hanno voluto partecipare per altre ragioni, e di conseguenza non è stato presentato nessun documento, che verrà inviato ugualmente al Prefetto di Agrigento per cercare di trovare delle soluzioni e sopperire questa grave crisi idrica.