Agrigento

Agrigento, il territorio un cantiere a cielo aperto

AGRIGENTO – Opere bloccate o rimaste incomplete per problemi burocratici non difficilmente superabili, accanto a infrastrutture con difficoltà maggiori e un cospicuo numero di incompiute che, in realtà, non possono considerarsi tali. Il recente tour in provincia dell’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Marco Falcone, ha voluto proprio tracciare un bilancio delle attività svolte durante il 2020, esaminare i programmi in corso di attuazione e tentare di promuovere il rilancio socio-economico del territorio proprio attraverso la crescita infrastrutturale.

Tanti gli argomenti al centro dei vari confronti, a partire dalle incompiute dalla situazione della Statale Agrigento–Palermo. L’assessore Falcone ha definito l’opera “una spina al fianco”, anche se finalmente potrebbe intravedersi la fine alla luce del tunnel. “Pare che finalmente – ha detto Falcone – la Cmc abbia riacceso i motori. Se è così bene, altrimenti vada a casa. Abbiamo diffidato la ditta esecutrice anche per il completamento dei lavori dell’Agrigento-Caltanissetta”.

Per la Città dei Templi ci sono tante iniziative nel cassetto: dai parcheggi alla riqualificazione urbana, passando per la riapertura del viadotto Akragas, ma su quest’ultimo punto l’assessore Falcone si è sbilanciato, anticipando che “Sarà aperto al traffico veicolare leggero e, successivamente, a tutti i mezzi entro l’ottobre del 2021”.

Il rappresentante della Giunta retta da Nello Musumeci è intervenuto anche in relazione alla realizzazione della tanto attesa strada Mare-Monti, asse viario ritenuto strategico per collegare i comuni di Bivona, Cianciana, Alessandria della Rocca, Burgio e Lucca Sicula. “Un fiore all’occhiello per la provincia – ha detto – perché collega la zona dei Monti Sicani al mare. Questa è una strada di competenza statale, ma ci siamo candidati con convinzione a farla noi perché siamo convinti che le nostre strutture amministrative possano fare tanto”.

In questo mini tour sul territorio, l’assessore Falcone ha preso personalmente coscienza delle condizioni in cui si trovano numerose arterie stradali interne della provincia, realizzando un sopralluogo lungo le Strade provinciali 24 e 35, che necessitano di interventi urgenti per tutelare l’incolumità degli utenti della strada.

Non solo viabilità, comunque, perché Falcone si è recato anche a Ribera per una verifica sul grande cantiere Iacp di largo Martiri di via Fani. Era il lontano 2012 quando oltre sessanta famiglie residenti nelle case popolari furono fatte evacuare per pericolo di crollo, dopo la scoperta che le strutture erano state realizzate con cemento depotenziato. Dopo la demolizione, si è passati alla ricostruzione. “I lavori procedono bene – ha detto l’assessore – e in primavera, speriamo marzo 2021, il Governo Musumeci darà alla comunità dieci moderni palazzi di edilizia pubblica”.

“Dopo anni di attesa – ha concluso Falcone – finalmente le famiglie interessate potranno tirare un sospiro di sollievo”.