Agrigento

Furti e risse ad Agrigento, commercianti e cittadini provano a fare rete

AGRIGENTO – Furti, danneggiamenti, risse per le vie principali della città ma anche e soprattutto nei luoghi della movida, avvenuti nel corso degli ultimi mesi ad Agrigento hanno allertato l’opinione pubblica. Dalle notizie diffuse dalla stampa emerge una situazione preoccupante sulla microcriminalità locale tale da diffondersi un clima di tensione e insicurezza tra commercianti, cittadini e turisti che non può che danneggiare l’immagine e l’attrattività di un territorio.

“Un problema che va avanti da tempo, dichiara il sindaco Franco Miccichè. “È importante fare prevenzione, dobbiamo aumentare i controlli nonostante il personale sia minimo ma stiamo cercando di attivare una rete di controlli intensa in collaborazione con la Prefettura di Agrigento e tutte le forze di polizia”.

A ribadire la necessità di un rafforzamento dei controlli delle forze dell’ordine nel centro storico e chiedere l’intervento immediato del Prefetto è il commissario provinciale di Fratelli d’Italia, Calogero Pisano che in una nota dichiara: “un problema sicurezza che esiste nella nostra città, e più volte abbiamo chiesto pubblicamente l’istituzione di un presidio di polizia permanente nel centro cittadino, ostaggio, ormai, di centinaia di immigrati dediti ad attività delinquenziali, come spaccio di droga, vendita idi merce contraffatta e prostituzione”.

Dal canto suo la Prefettura ha riunito il comitato provinciale ordine e sicurezza e ha disposto un’ulteriore intensificazione dei servizi che vengono svolti con le pattuglie interforze e anche nel centro storico.

“In relazione alla situazione generale della sicurezza del centro storico oltre che della zona di San Leone, al di là dell’ultimo episodio tutt’ora al vaglio degli inquirenti, la nostra attenzione su questi temi è molto alta al fine di prevenire episodi come quello che si è verificato ma anche di intervenire rapidamente come è avvenuto nella circostanza”, dichiara il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa.

Oltre all’impegno indispensabile delle forze dell’ordine è opportuno che la questione venga posta all’attenzione di tutti, comprese le famiglie e le varie infrastrutture sociali deputate a migliorare la qualità della vita, facendo sì che vengano tutelate tutte quelle attività che vivono di intrattenimento e di sana movida.