Agrigento

Agrigento, anche il Liceo Politi nel progetto Air factories di UniMe

AGRIGENTO – Mentre si cerca di capire in che modo cambierà la vita di tutti noi in questa Fase 2 di convivenza con il Coronavirus, il Dipartimento d’Ingegneria dell’Università di Messina, in collaborazione con lo spinoff SmartMe.io e la startup Neural, ha creato “Air factories”. Un progetto che vede coinvolte aziende pubbliche, private, ricercatori e semplici cittadini che tramite l’utilizzo della stampa 3D stanno realizzando componenti e prototipi utili a fronteggiare l’emergenza.

A questa iniziativa ha partecipato il Liceo scientifico e delle Scienze umane Politi di Agrigento che, tra le sue strumentazioni didattiche, possiede un laboratorio di stampa 3D con tre stampanti a filamento di plastica e una stampante a resina. “Una volta appreso – ha dichiarato il professore Michelangelo Macaluso – che le stampanti 3D potevano essere utilizzate per creare dispositivi emergenziali per ospedali ed enti impegnati in prima linea nella lotta al Coronavirus, abbiamo deciso di fare qualcosa e in questo modo è nata la successiva collaborazione con Airfactories.org, che ci ha permesso di creare visiere e connettori”.

Il Liceo agrigentino si è infatti occupato della stampa di sessanta connettori a Y, indispensabili per connettere due malati allo stesso ventilatore polmonare, e venti visiere protettive da destinare all’Ospedale di Sciacca. Una produzione che potrebbe essere portata avanti anche nei prossimi mesi per fronteggiare nel modo migliore Covid-19.

“In un momento di emergenza – ha commentato il dirigente scolastico Santa Ferrantelli – ci sentiamo di dover e voler dare un contributo concreto, supportando queste iniziative di solidarietà raccolte in rete. È con l’unione e il sostegno a chi è tutti i giorni in prima linea nella lotta a questa pandemia che vinceremo insieme questa battaglia”.