Cronaca

Agrigento, illegalità al mercatino degli animali: è raffica di sanzioni

Una vera, totale babilonia di comportamenti illegali è ciò che si è presentato agli occhi di oltre 20 Carabinieri delle Stazioni di Porto Empedocle, Villaseta e del Nucleo CITES di Palermo – presso il mercatino degli animali di Villaseta ad Agrigento. Coordinati dal Comando Provinciale di Agrigento e supportati da personale medico veterinario dell’Azienda Sanitaria di Agrigento, i militari hanno scoperto un vero e proprio porto franco nel settore, valutando come, soprattutto questo mercatino, sia divenuto una sorta di paese di bengodi per tutti coloro che, anche senza titoli e licenze di nessun tipo, si improvvisano commercianti.

Non destinabili a consumo alimentare


Dai controlli esperiti, su oltre dodici commercianti soprattutto di animali vivi da stalla, quelli cioè maggiormente soggetti a doverosi controlli di filiera igienico-sanitaria, è emerso che tutti a fattor comune operavano privi ed in violazione delle prescrizioni di legge previste, con animali privi di bolla di trasporto, di riconoscimento aziendale, senza bolo gastrico, chip e/o etichettatura auricolare ed in palese violazione delle norme previste per la tracciatura dei capi di bestiame di cui all’art. 2 del D.lgs 190/2006, quindi animali provenienti da allevamenti abusivi e comunque di ignota provenienza e, pertanto, non commerciabili e non destinabili al consumo alimentare.

Pesanti sanzioni

Nella circostanza i medici veterinari dell’ASP, dopo i controlli e le ispezioni, concordavano con i Militari il sequestro ai fini di immediata confisca di circa centro esemplari tra maiali, conigli, pollame, ovicaprini e oche, animali senza alcun controllo sanitario e potenziali veicoli di infezione alimentare o patogeni virulenti come peste suina, febbre aviaria ecc. Mentre per tutti i commercianti in esame sono scattate sanzioni amministrative per oltre complessivi 110.000,00 euro. Gli animali affidati al Comune di Agrigento verranno successivamente sottoposti a marchiatura e analisi sanitarie e, se ritenuti sani, ceduti ad aziende locali operanti nel settore delle fattorie didattiche.

Il controllo costituisce una specifica e mirata attività finalizzata alla prevenzione e repressione del commercio e traffico di animali di specie protette, del maltrattamento di animali e della vendita di animali da allevamento di ignota provenienza e, di conseguenza, anche alla verifica del rispetto delle norme igienico sanitarie in materia di allevamenti e produzioni alimentari.