Agrigento

Inaugurato il bike sharing nella Città dei Templi

AGRIGENTO – Il bike sharing diventa realtà anche nella Città dei Templi. Il servizio, messo a disposizione dal Comune, prevede sessanta biciclette a pedalata assistita con gps e cinque ciclostazioni di cui due a San Leone situate in via Nettuno, in prossimità delle zone delle spiagge e a inizio del lungomare Falcone Borsellino, a ridosso della pista ciclabile. Altre tre sono in città e più precisamente in piazza Marconi, in via Pietro Nenni, Belvedere Modugno, e nella stazione bassa, Quadrivio Spina-Santa.

“Se dobbiamo guardare al futuro – ha dichiarato l’assessore alla Gestione e allo sviluppo della mobilità e dei trasporti, Gerlando Principato – dobbiamo farlo con fatti concreti, creando i presupposti affinché la nostra città possa affrontare nel migliore dei modi la transizione ecologica”.

Principato ha recuperato un progetto iniziato dalla vecchia Amministrazione e ha lavorato sin dal suo insediamento per dare alla città un servizio di mobilità green come quello appena inaugurato. “Il bike sharing – ha affermato – rappresenta una forma alternativa di trasporto e soprattutto un modo alternativo per i cittadini di muoversi, evitando di prendere la macchina e tutelando così anche l’ambiente”.

Per usufruire del servizio, l’utente deve provvedere alla relativa iscrizione attraverso l’app mobile YouMove o tramite web attraverso il sito www.youbike.cloud, ottenendo il rilascio delle credenziali per l’utilizzo del servizio. Primi i primi cinque minuti l’utilizzo del mezzo è gratuito, fino ai trenta minuti il costo è pari a 2 euro e così per le prime due ore. Poi il costo raddoppia.

“Si tratta – ha affermato il sindaco di Agrigento, Francesco Micciché – di una vera e propria rivoluzione che consentirà alla città, Capitale italiana della Cultura, di allinearsi ai centri più moderni ed ecologici d’Italia e d’Europa”.

Anche in quello che dovrebbe essere un momento importante per tutti i cittadini, però, le polemiche non mancano mai. E così da un lato il Codacons, sezione Agrigento, si è detto contento per l’attivazione del servizio, ma dall’altro lato ha espresso perplessità. “Ben vengono queste iniziative a favore della città e dell’ambiente – ha evidenziato il responsabile Giuseppe Di Rosa – ma c’è tanta strada da fare: basti pensare che il 30% del tessuto viario della città di Agrigento è vietato alle due ruote e una buonissima parte dello stesso è in uno stato di sicurezza vicina allo zero”.