AGRIGENTO – Sono in continua crescita le truffe o i tentativi di furto ai danni degli anziani. Spesso, uomini o donne giovani, fingono di essere stati mandati da un parente o da un conoscente, altre volte possono presentarsi presso le abitazioni in tuta da lavoro, in uniforme e mostrare un tesserino, oppure possono fermare il malcapitato di turno per strada offrendosi di accompagnarlo alla posta o in banca con l’unico intento di reperire informazioni utili. Questo è l’identikit dei truffatori, che sempre più frequentemente prendono di mira le persone anziane e non solo.
Per tale ragione il ministero dell’Interno ha lanciato un progetto “Io non ci casco”, che ad Agrigento è stato realizzato dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune della Città dei Templi, in sinergia con la Prefettura e le Forze dell’Ordine.
“Vogliamo potenziare l’informazione – ha spiegato l’assessore al ramo Marco Vullo – e fornire un aiuto serio e concreto per rendere più sicura la quotidianità dei nostri anziani. Per questo, oltre a una guida concepita per aiutare le persone avanti con l’età a tutelarsi dai truffatori, abbiamo aperto un canale social, attivato un numero di assistenza tecnica e avvieremo degli incontri nelle parrocchie, con le associazioni e anche e soprattutto con le scuole in modo che gli studenti, tornando a casa, possano informare i loro nonni dei rischi che corrono”.
Non aprire la porta a sconosciuti, non credere a chi si presenta come un amico di un parente o di un conoscente, non mandare i bambini ad aprire le porte, fare molta attenzione su internet, non raccontare gli affari propri agli sconosciuti, non dare soldi chi non si conosce, sono soltanto alcuni dei consigli da seguire. Ovviamente in caso di truffa la prima cosa da fare è formalizzare denuncia, in altri casi il Comune ha messo a disposizione un numero (lo 0922590110) per assistenza e supporto psicologico.
“Le truffe sono aumentate – ha commentato il prefetto di Agrigento Filippo Romano – ormai non abbiamo più una forma di criminalità pittoresca, ma è una criminalità organizzata che ha delle strutture, che ha degli strumenti tecnologici avanzati ed è per questo che dobbiamo contrastare e prevenire le truffe, soprattutto ai danni degli anziani”.