Agrigento

Nuovo corso di laurea per frenare la fuga di cervelli

AGRIGENTO – Un incentivo per far rimanere le nuove generazioni, molto spesso preda di idee migratorie, nel territorio d’origine. Anche per questo il Polo territoriale universitario ha lanciato un nuovo corso di laurea in Architettura e Progettazione del costruito.

Il nuovo progetto formativo è stato presentato alla presenza del presidente dell’Ordine degli architetti Alfonso Cimino e del professore Francesco Maggio. “Inizia un nuovo corso – ha commentato Cimino – alla Facoltà di Architettura del Polo universitario di Agrigento e l’Ordine degli architetti non poteva non essere presente, non solo considerata l’importanza del nuovo corso di laurea ma, anche e soprattutto, poiché questo è fucina di tantissime idee che possono essere a vantaggio della città”.

“Agrigento – ha aggiunto – negli ultimi anni, come abbiamo sempre evidenziato, ha avuto bisogno di idee e di avere progetti per il futuro. La Facoltà diventa, dunque, uno strumento fondamentale di interazione con il territorio e con il mondo delle professioni, per parlare proprio del costruire in una città che ha bisogno della sua rinascita culturale, urbanistica e, soprattutto, storica”.

Il corso ha raccolto già nei primi giorni una ventina di iscritti, ma le immatricolazioni sono ancora aperte e si pensa che questo numero possa ancora crescere.

Si parla spesso di fuga di cervelli, ma questo avviene quando non si incrementano i luoghi preposti alla cultura. Ecco perché un nuovo corso accademico può servire per far rimanere menti brillanti, che un giorno saranno al servizio del territorio.

“È cominciato l’anno universitario 2020/2021 – ha commentato Di Maggio – del corso di laurea in Architettura e Progettazione del costruito. Un corso nuovo ad accesso libero per il quale registriamo già una ventina di studenti. Le iscrizioni si sono chiuse il 7 ottobre, ma sarà comunque possibile accedere fino al 24 dicembre versando una piccola mora. Si tratta di un corso che ad Agrigento trova terreno fertile non soltanto per la Valle dei Templi e il centro storico ma, soprattutto, per il paesaggio e le valenze architettoniche e paesaggistiche”.

“È qui – ha concluso – che i giovani laureati potranno mettere a disposizione le loro competenze”.