Sanità

Agrigento, designato il nuovo primario del pronto soccorso. Il commissario Zappia: “Siamo in emergenza”

La situazione nei pronto soccorso siciliani è esplosiva e a pagarne le conseguenze sono i cittadini. Il pronto soccorso dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento sta vivendo una situazione di vera e propria emergenza. Caos e confusione regnano sovrani, pazienti abbandonati nei corridoi in attesa di essere visitati, manca il personale e ci sono solo due medici che devono sopperire a tutte le emergenze. Tante le criticità riscontrate dai Carabinieri del Nas di Palermo che in pochi mesi hanno già effettuato tre sopralluoghi, hanno eseguito accertamenti e acquisito documentazione. Intanto, nella giornata di ieri, il primario di Cardiologia-Emodinamica dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento Giuseppe Caramanno è stato designato nuovo primario ad interim del Pronto soccorso dello stesso ospedale.

Pronto soccorso Agrigento, una situazione al limite

Nei giorni scorsi sono arrivate le dimissioni del primario Sergio Vaccaro, poi la rinuncia del nuovo designato dottore Giuseppe Spallino, già primario a Ribera, e per finire anche la lettera-denuncia dei camici bianchi, stremati fisicamente e spremuti psicologicamente, che oltre a lamentare una situazione divenuta ormai insostenibile stanno pensando alle dimissioni in massa. I cittadini sono ormai stanchi, cercano risposte, vogliono garanzie e voglio soprattutto una sanità pubblica che funzioni.

Le soluzioni

Sono tanti i problemi, ma di certo non esiste la bacchetta magica, e la direzione sanitaria, coordinata dal commissario straordinario Mario Zappia, sta lavorando per cercare di risolvere tutti i problemi e sperare, che nell’arco dei prossimi due mesi, di riportare un po’ di normalità fra le corsie dell’ospedale, a partire dall’arrivo di nuovo primario e di cinque medici, poi sarà installata una tensostruttura con oltre 40 posti con la presenza di medici dell’Esercito e della Polizia che permetterà la decongestione all’interno del pronto soccorso, e servirà anche e soprattutto per l’emergenza migranti. L’astanteria che al momento si trova all’interno del pronto soccorso verrà spostata in medicina con 14 posti, e quella parte vacante servirà per i pazienti che al momento vengono lasciati nei corridoi; le porte verranno chiuse, entreranno solo i pazienti, mentre gli accompagnatori resteranno fuori e ad informarli saranno tre infermieri che saranno messi al triage per evitare cosi affollamento. Verranno anche create due stanze di cardiologia all’interno del pronto soccorso.

Il commissario Zappia: “Stiamo facendo di tutto”

“Siamo in emergenza più o meno come ai tempi del Covid, è chiaro che stiamo lavorando per trovare medici che già dalla prossima settimana ne arriveranno cinque nuovi, stiamo sistemando la questione degli ambienti per evitare di lasciare i pazienti nei corridoi. Il nostro è un pronto soccorso che stiamo facendo funzionare in doppio con due medici. Ai cittadini voglio solo dire che abbiamo fatto di tutto, ma questo non è sufficiente, perchè adesso sto cercando di fare altro, per fare in modo che il nostro pronto soccorso diventi più decoroso“, ha dichiarato il commissario Zappia.