Agrigento

Svolta per contrastare il fenomeno del randagismo ad Agrigento

AGRIGENTO – Svolta nella lotta al randagismo all’interno dei confini comunali. Per contenere questo fenomeno, che da tempo accomuna purtroppo molti centri del Sud Italia, si sta agendo su diversi fronti, con la consapevolezza che risolvere questo problema non significa automaticamente debellare la presenza di cani per le strade ma piuttosto agire con sterilizzazioni, monitoraggio e utilizzo massivo dei microchip per il controllo degli animali.

Il primo dei provvedimenti dell’Amministrazione che vanno in questa direzione è l’apertura dell’Ambulatorio veterinario comunale in contrada Consolida. La struttura sanitaria pubblica è entrata a pieno regime proprio in questi giorni e al suo interno vi operano i medici veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale che si occuperanno di curare e sterilizzare gratuitamente i cani e i gatti randagi.

“Finalmente – ha commentato l’assessore comunale alla Protezione degli animali, Roberta Lala – dopo una lunga attesa ci siamo. I volontari possono fare richiesta presso l’Ufficio sanitario del Comune e basta compilare un modulo per poter effettuare la sterilizzazione sia per i cani che per le colonie feline”.

La rappresentante della Giunta comunale retta dal sindaco Francesco Micciché ha voluto anche lanciare un appello ai concittadini: “Siano un esempio per coloro i quali abbandonano gli animali. Spero anche in un’azione di repressione di queste condotte da parte delle autorità competenti”.

L’ambulatorio è attrezzato con una sala operatoria e dotato anche di ricoveri confortevoli per le degenze dei randagi. “Abbiamo ripreso un progetto da me avviato nel 2015 come assessore – ha spiegato il sindaco Francesco Miccichè – e che era stato poi lasciato indietro. Un grande traguardo di cui sono estremamente orgoglioso. Desidero, ancora una volta, ringraziare l’assessore Roberta Lala per la determinazione con cui ha portato avanti l’iter”.

“Ritengo doveroso – ha concluso il primo cittadino – ringraziare anche l’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento che opera con il proprio personale all’interno della struttura e tutti coloro i quali hanno sottolineato la bontà dell’iniziativa, che consentirà di contrastare il fenomeno del randagismo”.