Agrigento

Agrigento, web e social: via al progetto sull’uso responsabile

AGRIGENTO – Famiglie, scuole, pubbliche amministrazioni e realtà locali insieme per fare rete in attività che mirano a un uso degli strumenti digitali in modo consapevole, creativo, divertente e condiviso.

Questo è l’obiettivo della rete dei patti digitali di comunità. Il progetto, unico in Sicilia, è stato presentato ad Agrigento dall’associazione GenerAzioni consapevoli.

Correggere il modo di utilizzare i dispositivi

“È importante fare rete per migliorare e rafforzare l’educazione digitale – dice Giovanna Cavaleri presidente dell’associazione GenerAzioni consapevoli -. Le tecnologie digitali non rappresentano di per sè un rischio ma bisogna correggere il modo di utilizzare i dispositivi in base all’età e in presenza di un genitore. Abbiamo avviato da più di un anno il progetto e adesso, insieme alle scuole e alle istituzioni educative, offriamo supporto e formazione per genitori e per bambini/e a livello locale”, ha continuato la presidente Cavaleri.

Le raccomandazioni della Società italiana di pediatria

Le raccomandazioni ufficiali della Società italiana di pediatria (Sip) sull’uso dei media device (cellulare, smartphone, tablet, pc ecc.) nei bambini da zero a otto anni di età tengono in considerazione sia gli effetti positivi sia quelli negativi sulla salute fisica e mentale dei bambini e delle bambine.

Si stanno osservando un aumento dei casi di miopia, difficoltà di coordinamento motorio e di autoregolazione emotiva legate all’uso precoce e prolungato di tali dispositivi.

È importante introdurre la tecnologia gradualmente e gestirla con attenzione anziché temerla o rifiutarla. Le raccomandazioni, inoltre, consigliano fortemente l’uso accompagnato di app di qualità ma indicano anche dei tempi per l’esposizione ai device in relazione all’età e allo sviluppo dei più piccoli.

Alla presentazione dei patti digitali ha partecipato il vescovo Alessandro Damiano, l’assessore Marco Vullo, l’Asp di Agrigento, ma anche la scuola.

“Un progetto questo che oltre a farci stare in rete – ha commentato il vescovo Damiano – ci possa permettere di fare rete, trovare punti di incontro su cui confrontarsi e proporre un’offerta educativa, e possa portare ad una nuova umanizzazione”.

La rete dei patti digitali è diffusa in tutta Italia con oltre 70 gruppi attivi e più di 4mila genitori che hanno aderito a un patto.