PALERMO – La graduatoria del bando regionale per gli aiuti all’agricoltura colpita dal lockdown è una grossa delusione. In tanti sono rimasti fuori dal procedimenti che nasceva dalle indicazioni della “Legge Regionale 12 maggio 2020 n.9-Legge di stabilità regionale 2020-2022” in attuazione dell’articolo 10 comma 13, che disciplina gli interventi per le aziende agricole della Sicilia danneggiate dall’emergenza coronavirus nel periodo del primo lockdown, 12 marzo-4 maggio 2020.
Una dotazione di 15 milioni di euro, con una promessa di finanziamento a fondo perduto di un massimo di 15 mila euro, e su 1.700 domande presentate soltanto 373 sono state considerate ammissibili. La graduatoria lascia molti con l’amaro in bocca, nonostante sembri, a leggere l’elenco, che molte istanze siano state presentate con una certa leggerezza, per cui molti sono stati esclusi per errori nella compilazione della richiesta o nella documentazione da allegare.
Resta comunque ancora aperta una finestra per ottenere il finanziamento, e cioè quella del ricorso amministrativo per contestare l’elenco delle domande di aiuto ammissibili, ammissibili con prescrizioni e non ammissibili. Un modo per richiedere l’eventuale revisione della domanda al dipartimento dell’agricoltura, presentando le apposite memorie a supporto della propria istanza. Anche i soggetti ammessi con prescrizioni possono presentare la documentazione integrativa.
L’aiuto è previsto in conformità alla sezione 3 della comunicazione della Commissione dell’Unione Europea C(2020) 1863 final del 19 marzo 2020, denominata “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza della Covid-19”, proprio allo scopo di reggere e sorreggere tutti coloro che lavorano in agricoltura e si sono ritrovati in grave stato di riduzione dei propri introiti proprio a causa dell’emergenza sanitaria ancora in corso.
I fondi sono a disposizione delle imprese agricole con sede in Sicilia che nel periodo del lockdown dal 12 marzo al 4 maggio 2020, hanno subito perdite di fatturato superiori al 60% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le domande sono state presentate a partire dallo scorso 5 maggio sino al 7 luglio 2021 e tra la documentazione è stata richiesta anche una dichiarazione asseverata che attesti il calo del fatturato del periodo del lockdown 2020.
Una crisi profonda, quella dell’agricoltura isolana, che sembra non riuscire a trovare spazio per una risalita, anche a causa del maltempo straordinario dovuto al cambiamento climatico. Le piogge cadute in questi ultimi mesi stanno impedendo di procedere con le semine, in molti areali la quasi totalità dei terreni investiti a seminativo è ancora non seminata, la raccolta delle olive procede a rilento rischiando la compromissione del raccolto, le attività zootecniche sono in forte sofferenza. Se a tutto questo si sommano gli aumenti dei carburanti, il disagio è evidente e difficilmente superabile, per un settore che invece può diventare ispirazione e motore trainante per una nuova progettualità pensata nell’ottica della sostenibilità ambientale.