Divieto di balneazione a Vergine Maria per la presenza di un’alga tossica: lo ha annunciato il Comune di Palermo dopo la comunicazione da parte dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente Sicilia).
Ecco i dettagli dell’ordinanza dello scorso 6 luglio.
Da una rivelazione in un campione d’acqua di mare prelevato lo scorso 3 luglio, l’Arpa ha constatato una concentrazione di Ostreopsis ovata, la cosiddetta alga tossica, superiore al valore massimo di 30mila cell/l (cellule per unità di volume).
Per questo lo scorso 6 luglio è stata firmata l’ordinanza che vieta a cittadini e turisti di fare il bagno nell’area interessata dalla presenza dell’alga. Si tratta di un divieto di balneazione temporaneo. Nei prossimi giorni seguiranno nuovi campionamenti e, non appena i valori rientreranno nei limiti previsti dalla legge, l’ordinanza sarà revocata.
L’alga tossica che ha portato al divieto di balneazione a Vergine Maria è una specie tipica dei climi caldi e tropicali. Non si esclude, quindi, che le alte temperature e gli effetti del cambiamento climatico abbiano portato a una maggiore presenza dell’Ostreopsis ovata nelle acque siciliane e italiane in generale.
In genere prolifera nelle aree dove vi è ristagno di acqua o dove le temperature superano i 22-23 gradi. Ha una consistenza gelatinosa e a volte forma chiazze schiumose biancastre in acqua. L’Ostreopsis ovata non si vede a occhio nudo, ma ha degli effetti talvolta tossici per alcuni animali marini (come i ricci di mari o patelle). Se presente in quantità troppo elevate, può provocare intossicazione anche ai bagnanti.
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