Vivere gioioso

Alla scoperta della dimensione creatrice umana

di Tina Mundelsee

Nello scorso articolo ho spiegato come la “ruota del criceto” possa condannarci all’infelicità. Oggi vi parlo di come iniziare il percorso di crescita verso la consapevolezza di sé, riconoscendoci esseri spirituali per salvarci.

Cosa significa essere un “essere umano”?
Come insegnante spirituale, parto dal presupposto che noi esseri umani siamo proprio esseri spirituali. Per scoprirsi tali, basta iniziare a entrare in contatto con il proprio bambino interiore, pensando che ci sia molto di più nella vita rispetto al semplice mondo materiale. Noi viviamo in due dimensioni e ne abbiamo la prova scientifica anche grazie a Einstein, che ha dimostrato l’esistenza di un’energia sottostante a tutte le forme di vita, tutte interconnesse tra loro. Così l’energia dei nostri pensieri possiamo modificare la realtà.

La dualità della dimensione mondana

Chi è disposto a tuffarsi per un paio di minuti in questa eccitante visione della vita con me, può scoprire come esista davvero la dimensione della creazione di cui il nostro corpo e la nostra mente, assieme ai suoi pensieri, fanno parte. In questa dimensione tutto ha un inizio, un’esistenza e una fine. Tutto è limitato. Tutto è soggetto al tempo, al cambiamento e alla dualità.

Questa dimensione mondana è fatta di opposti, di notte e giorno, oscurità e luce, amore e odio, bellezza e sgradevolezza, buono e cattivo. La vita è progettata così, questa è una verità assoluta e non potrà mai essere cambiata dall’essere umano. Questa resta una delle poche cose in cui, per fortuna non possiamo intervenire.

La seconda dimensione, l’unità infinitamente creatrice

Esiste pure una seconda realtà. Nell’altra dimensione, non c’è né inizio né fine, non c’è tempo né cambiamento, non c’è dualità. Tutto ciò che c’è è pura energia, pura esistenza, pura coscienza, equilibrio incondizionato e amore. Non c’è separazione, nessuna differenza, nessun limite, nessuna alterità. Qui c’è solo unità, assieme alle infinite possibilità di manifestazione. Le ultime scoperte scientifiche nella fisica quantistica la definiscono un’energia primaria fondamentale che funziona in tutto l’Universo e collega tutto a tutto il resto.

Nella seconda dimensione – un oceano di energia beata – le creature viventi rappresentano soltanto una minuscola goccia. Ogni piccola goccia, quando chiamata alla vita, si manifesta come un essere vivente nella dimensione della creazione, qui sul pianeta Terra. Alcune gocce assumono la forma di un essere umano, altre di essere animale, altre ancora di piante donatrici di ossigeno, di nuvole e così via.

Ogni goccia del campo energetico infinito è anima. Il campo energetico di cui parlo è già che possiamo pure chiamare Dio, se preferiamo. Perché nella spiritualità non c’è differenza tra noi e Dio. La spiritualità aiuta solo noi, piccole gocce, a ricordare chi siamo e a ritrovare la strada verso casa nell’oceano. Siamo tutti della stessa energia indistruttibile, illimitata e beata. Stiamo semplicemente animando una forma di vita diversa per periodo limitato di tempo, fino a quando la nostra forma si dissolverà nuovamente nel grembo di Madre Natura, per ritornare poi a essere un’altra goccia.

Il senso della vita

Se siamo tutti “particelle” di Dio – o del campo energetico -, nessuno di noi può essere migliore di un altro, discendendo tutti dalla perfezione divina. L’essere umano dispone di tutto e non vive alcun problema reale, ma non se ne rende conto.

La vita è qui per noi per essere vissuta con gioia e non come una lotta o uno stress continuo. La vita non è un problema. Gli altri non sono un problema, così come non lo sono le circostanze. Tutti i problemi nascono dalla nostra mente, mentre la vita semplicemente accade. Se la nostra mente non è contenta di ciò che la vita le offre, è un problema risolvibile. Pur non potendo cambiare il mondo esterno, rimaniamo gli unici responsabili del nostro mondo interiore, con il compito di creare e mantenere un’atmosfera piacevole nella nostra mente, determinante nei confronti delle nostre percezioni. 

Mentre ogni altra specie vive felicemente la sua esperienza, cercando di sopravvivere, riprodursi e interpretare umilmente il suo ruolo, l’essere umano non è in grado di essere. È l’unico che crea costantemente sofferenza per se stesso e per il pianeta, ma allo stesso tempo pensa a sé come la creatura più intelligente. L’essere umano è consapevole della morte ma vive la sua vita come se fosse infinita, perdendo così tanto tempo prezioso per strada, lamentandosi di ciò che è. La mente è la voce che sentiamo nella nostra testa e di cui diventiamo schiavi, finendo per rompere la nostra armonia con gli altri e con noi stessi. Tutto è meraviglioso esattamente così com’è. Basta fare del proprio meglio e lasciare che l’universo si occupi del resto.

Siamo tutti piccole gocce che cercano di ritrovare la strada per tornare a casa. Nessuno può percorrere questa strada da solo, abbiamo bisogno l’uno dell’altro. Vivi la tua vita con gioia!

(appuntamento a martedì prossimo per la terza puntata)

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