Catania

Allagamenti a Catania, nel Pug previsti meccanismi premiali per la “desigillazione” dei suoli

CATANIA – Una problematica che gran parte della città conosce. Certo storico e periferia: gran parte di Catania è priva di sistema fognario che, comunque, resta inadeguato. Come ha affermato lo stesso primo cittadino etneo, Enrico Trentino, che lo ha additato come una delle cause per cui a ogni pioggia poco più che consistente la città si allaga e al centro storico si trasforma in un vero e proprio lago. Una rete che occorre modernizzare e adeguare alle esigenze, come evidenziato nell’atto di indirizzo della nuova pianificazione urbanistica generale, il Pug, approvato recentemente dalla Giunta e che dovrà passare per l’approvazione in Consiglio comunale, non prima di essere stato discusso dalla città, dagli ordini professionali, dalle associazioni.

Approvato dalla Giunta il Pug di Catania

“Il Pug di Catania dovrà tenere conto ed integrare il potenziamento della rete comunale – si legge nel documento, riconoscendo l’importanza di un’infrastruttura fognaria che in città non ha mai funzionato, determinando diverse criticità per la sostenibilità ambientale la salute pubblica. La collaborazione con la struttura commissariale, incaricata di gestire questo complesso processo, è fondamentale per assicurare il coordinamento degli interventi per garantire la corretta attuazione del programma”.

La questione legata anche al rischio idraulico

Nel Pug viene fatta espressamente menzione proprio al rischio idraulico: “Il Comune di Catania – continua il documento – potrà risolvere l’annosa questione legata anche al rischio idraulico dovuto allo smaltimento delle acque piovane, in prossimità delle aree sensibili e sottoposte a rischio alluvione”. Da qui, una serie di indicazioni e progettualità. “Per quanto riguarda il rischio idraulico – specifica il Pug – le strategie già avviate con l’approvazione del nuovo Regolamento Edilizio, che stabilisce l’osservanza dei criteri di invarianza idraulica per le nuove costruzioni, dovranno essere ulteriormente sviluppate nel nuovo Piano, prevedendo forme di incentivazione che consentano la desigillazione dei suoli negli interventi di rigenerazione urbana anche attraverso meccanismi premiali”. Particolare attenzione dovrà essere posta alla zona meridionale del territorio comunale, evidenzia il documento: qui infatti, la presenza di canali e torrenti ha provocato più volte allagamenti e alluvioni, mettendo a rischio la popolazione in particolare dell’area di Santa Maria Goretti.

“Dovrà, inoltre, essere prevista la possibilità di incentivare la raccolta delle acque meteoriche, favorendo la realizzazione di cisterne negli spazi pubblici e privati al fine di ridurre il ruscellamento delle acque meteoriche e di favorire la tutela della risorsa acqua, nella prospettiva di un peggioramento delle condizioni di siccità che potranno, purtroppo, minacciare anche il territorio della città di Catania”.

Fondamentale, poi, anche la realizzazione di “interventi di forestazione urbana, mirati a ridurre la temperatura dell’aria negli spazi pubblici”, ai quali nel documento è presente capitolo a parte, nonché evitare nuove costruzioni dove il territorio è più fragile.

Pug di Catania, obiettivo primario la mitigazione del rischio idrogeologico

“Il Pug dovrà avere come obiettivo primario la mitigazione del rischio idrogeologico attraverso la previsione di un uso del suolo prudente – si legge – che dovrà escludere da qualunque forma di urbanizzazione le aree più vulnerabili. Se necessario dovranno essere previste demolizioni mirate laddove insistono fabbricati con un massimo rischio e l’impossibilità della sua mitigazione. L’obiettivo – conclude – potrebbe essere raggiunto attraverso traguardando la progettazione di un sistema ‘ambientale Green’ connesso rete, finalizzato alla riduzione dei rischi idrogeologici, garantendo il mantenimento e l’ampliamento di aree ad elevata copertura vegetale capaci di garantire una buona permeabilità del suolo, la riduzione dell’eccessivo ruscellamento delle acque meteoriche nel caso di piogge concentrate, mirando al recupero, alla ‘rinaturalizzazione’ del territorio, alla riforestazione, alla tutela del verde privato esistente”.