Catania

Il maltempo si abbatte sulla Sicilia, Trantino chiude le scuole: “Non ce la sentiamo di rischiare”

Domani in Sicilia è prevista allerta meteo per il maltempo e il sindaco di Catania decide di chiudere le scuole.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

Nell’ultimo bollettino pubblicato sul sito ufficiale, la Protezione Civile della Regione Siciliana ha diramato l’allerta meteo arancione per il rischio idrogeologico e idrico per tutta l’Isola. Nel documento si legge nello specifico: “Per le successive 24-36 ore, si prevedono precipitazioni diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento“.

L’allarme MediCane

Al Sud in questo momento l’attenzione è alta perché si teme la formazione, nel weekend che sta per arrivare, di un MediCane. Si tratta di un ciclone nordafricano, che caratterizza periodicamente l’area mediterranea e si forma in genere come conseguenza dell’avvicendamento tra una massa di aria fredda e una calda sopra il mare in una zona di bassa pressione.

L’eventuale formazione di un MediCane comporta una serie di disagi legati al maltempo: temporali, forti venti e possibili problemi alla viabilità. Il weekend in arrivo si prospetta, quindi, negativo sul fronte delle previsioni meteo e segnerà probabilmente il passaggio “definitivo” all’autunno in Sicilia.

Allerta meteo, Trantino chiude le scuole a Catania

Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha annunciato la chiusura delle scuole attraverso un post su Facebook.

“I modelli previsionali sulle condizioni meteo di domani danno risultati estremamente contraddittori. Alcuni predicono fenomeni di bassa consistenza in mattinata e peggioramento nel pomeriggio, altri rilevano piogge copiose già dalle 11.00. Nell’incertezza, data anche la inattività di gran parte delle primarie e secondarie di primo grado, non ce la sentiamo di rischiare e stiamo diramando l’allerta meteo con sospensione delle attività didattiche. Questo non significa che i nostri ragazzi non possano dedicare la mattinata allo studio o alla lettura di un buon libro”.