Politica

Ambiente, a Lampedusa un albero per ogni abitante

Un albero per ciascuno degli abitati di Lampedusa: sono 6.500 gli alberi di carrubo, pino e oleandro che saranno piantati nella zona di ponente, dall’Albero del Sole fino al Muro Vecchio, lungo circa un chilometro e mezzo.

“Vogliamo ripristinare – ha spiegato il sindaco Totò Martello – quella vegetazione che molti anni fa era parte integrante del contesto naturale dell’isola”.

Lampedusa, infatti, fino alla prima metà dell’Ottocento era ricoperta da grandi boschi.

Nel 1843 nell’Isola, che era un vero e proprio eden, giunse, inviato da Ferdinando II, re delle due Sicilia, il governatore Bernardo Sanvisente, che, alla guida di centoventi coloni, eresse sette palazzi, case e strade, frantoi, magazzini, piccoli stabilimenti per la lavorazione del pesce e un cimitero.

Poi però Ferdinando, con l’opposizione di Sanvisente, che si dimise, autorizzò la produzione del richiestissimo carbone vegetale, acconsentendo al disboscamento indiscriminato di Lampedusa. Le coltivazioni, sempre più esposte ai forti venti, deperirono e l’isole si desertificò diventando rocciosa e brulla.

“I lampedusani e Lampedusa sono un tutt’uno – ha spiegato il Sindaco – e dare in adozione un albero per ciascun abitante è un modo per rendere ancora più forte questo legame”.

Le prime cento piante sono già state messe a dimora e nei prossimi giorni il lavoro proseguirà fino alla messa in posa di tutti gli alberi, donati dall’Azienda forestale dell’assessorato regionale all’Agricoltura.

“Ringrazio – ha concluso Martello – il dirigente generale Mario Candore e l’assessorato all’Agricoltura per l’impegno profuso in questa iniziativa. Lampedusa è conosciuta in tutto il mondo per le sue spiagge e per il suo mare cristallino ma la nostra isola può offrire molto altro”.