Caro trasporti, carenze d’organico in ospedale, un utilizzo non consono della tassa di sbarco, sviluppo del turismo, decoro e infrastrutture oltre che emergenza abitativa e l’ormai famoso manifesto di denuncia sul presunto sfruttamento dei lavoratori stagionali. Sono stati questi alcuni degli argomenti che hanno tenuto banco nel corso del primo dibattito pubblico dei quattro candidati sindaco che si è tenuto a Lipari in vista delle amministrative in Sicilia di metà giugno.
A sfidarsi al tavolo dei relatori il vicesindaco uscente, Gaetano Orto, l’avv. Annarita Gugliotta, consigliera comunale uscente, l’imprenditore Emanuele Carnevale e l’ex sindaco di Santa Marina Salina, Riccardo Gullo. Sino a qualche giorno fa era in corsa anche l’ex primo cittadino Mariano Bruno, con due consiliature alle spalle, ma alla vigilia del primo dibattito pubblico ha comunicato di rinunciare alla campagna per sopraggiunti impegni familiari.
L’incontro organizzato dall’associazione “Magazzino Mutuo soccorso- Eolie” (la stessa associazione che si è assunta la paternità del manifesto denuncia) ha affrontato numerosi temi insoluti della vita amministrativa e sociale dell’arcipelago, che nonostante sia una tra le mete più gettonate delle vacanze italiane, continua a convivere con problemi insoluti che lo assillano soprattutto nei mesi invernali.
Tra questi l’emergenza abitativa, tema sollevato da una imprenditrice dell’isola, che ha chiesto interventi sociali orti e decisi nei confronti di quella popolazione svantaggiata costretta ogni anno ad elemosinare un alloggio che non si trova perché sulle isole vige l’usanza de proprietari di riservare quasi tutte le abitazioni a fini turistici. Su questo punto Gullo ha parlato di “disastro”, mentre la Gugliotta ha detto che il tema si trova già nel suo programma.
L’imprenditore Carnevale ha ricordato che 10 anni fa, quando era consigliere, era stata prevista la realizzazione di 100 alloggi di edilizia popolare, “nodo mai portato avanti”. Orto, da vice sindaco ancora in carica, oltre ad attaccare Gullo per le sue parole sul disastro amministrativo di Lipari, ha voluto precisare che “tante cose sono state fatte a Lipari negli ultimi cinque anni grazie a questa amministrazione e che la questione abitativa è prevista anche “nel suo programma”.
Altro tema interessante è stato quello della destinazione della tassa di sbarco che in origine doveva servire soprattutto per dare decoro all’arcipelago. “Invece – ha spiegato la Gugliotta – tutti sanno che la tassa serve per lo smaltimento dei rifiuti e gli stipendi dei vigili urbani e quasi zero per la promozione turistica”.
Per Carnevale: “Bisogna attivare un sistema di controllo della tassa che va destinata a fini turistici, mentre gli altri servizi vanno coperti con un assestamento di bilancio”. Il vicesindaco, Orto, stizzito, ha sibilato: “Nessuno dice che la tassa di sbarco è stata una conquista di questa amministrazione”.
Gullo, invece, è andato controcorrente: “Io sono sempre stato l’unico sindaco delle Eolie che non ha mai applicato la tassa. Sono stato sempre contro le tasse. Se si amministra bene anche questa tassa non serve”.
A infiammare un po’ gli animi di un dibattito molto pacato ci ha pensato Gullo quando d’un tratto, riferendosi al tema dello sfruttamento del lavoro stagionale, ha denunciato…”Sappiamo che qui c’è la prelazione del voto degli imprenditori. Dobbiamo ribellarci a questo fenomeno e dire che il voto deve essere libero!”.
Tutti gli altri candidati hanno condannato il rischio di un voto come scambio. La Gugliotta ha detto che “mai il nostro voto sarà frutto di baratto”. Carnevale ha detto che “A nessun mio dipendente ho mai chiesto il voto che è un diritto inalienabile”. E lo stessa reazione è stata confermata da Orto. Carnevale ha poi aggiunto che comunque, sul tema del lavoro stagionale bisognerebbe puntare sulla fiscalità di vantaggio.
Nel dibattito e sul fuoco incrociato di domande che sono venute dal pubblico, alcune hanno ovviamente riguardato la questione dell’ospedale che si trova in una situazione di carenza di personale perenne ance in discipline salvavita come la Cardiologia. Una cittadina ha attaccato tutti e quattro i candidati: “Voglio vedere davvero cosa avete intenzione di fare. E non basta certo partecipare alle manifestazioni con tanto di fascia tricolore. Bisogna farsi sentire!”.