CATANIA – Cresce sempre più e, soprattutto, si potenzia per un servizio sempre più efficiente, all’insegna della mobilità sostenibile ed ecologica, la flotta di autobus totalmente elettrici dell’Azienda Metropolitana Trasporti e Sosta Catania spa che, con il Comune di Catania, ha scommesso da tempo su questo fronte, con risultati più che positivi. Ieri in piazza Federico di Svevia un altro di questi risultati è stato tangibile. Con lo sfondo suggestivo del Castello Ursino, uno dei simboli culturali del centro storico di Catania, infatti, sono stati presentati alcuni modelli dei nuovi 18 bus “full electric” che, uniti agli altri già in circolazione sulle strade urbane, vanno a comporre una flotta di 36 vetture elettriche, facendo di Catania il parco mezzi elettrico più grande della Sicilia e uno tra i più grandi d’Italia.
Ad essere schierati erano una decina, tra Bus lunghi (12 metri) della “Solaris” e Bus corti (8 metri) della “Karsan”, acquistati con Fondi Pon Metro da Amts, in qualità di soggetto attuatore beneficiario del Comune di Catania. Ma, altra notizia importante, a queste vetture, inoltre, si aggiungeranno altri 130 bus totalmente elettrici che saranno acquistati con i Fondi Pnrr già a partire da fine anno e scaglionati fino al 2026. A presentare le nuove vetture elettriche sono stati il vicesindaco di Catania con delega alla Mobilità, assessore Paolo La Greca, e l’assessore comunale alle Politiche comunitarie, Sergio Parisi, che hanno portato i saluti del sindaco di Catania, Enrico Trantino, il direttore dell’Ufficio Politiche comunitarie, Fabio Finocchiaro, e l’amministratore unico di AMTS, Giacomo Bellavia.
“Oggi questa presentazione è più che simbolica – ha detto il vicesindaco Paolo La Greca – poiché stiamo confermando quanto l’Amministrazione comunale porta avanti tra le sue sfide, ovvero una mobilità diversa e sempre più sostenibile, a zero emissioni e in una città sempre più a misura d’uomo, con piazze e aree pedonali, dove vedremo sempre meno auto private. Non a caso, qualche giorno fa abbiamo chiuso al traffico piazza Mazzini e stiamo già valutando da tempo di fare lo stesso con questa meravigliosa piazza dove domina il Castello Ursino”.
“Questi nuovi mezzi – ha aggiunto Sergio Parisi – sono l’ulteriore dimostrazione di come stiamo utilizzando bene i fondi comunitari e di come stiamo attuando un vero gioco di squadra, messo già in campo con la precedente Amministrazione e che sta proseguendo con l’attuale e con Amts. Rendere l’Azienda partecipata soggetto attuatore ci ha fatto accelerare molto la tempistica e abbiamo infatti raggiunto i target fissati dall’Agenzia per la coesione territoriale”.
“La convenzione con le Politiche comunitarie e il nuovo ruolo di Amts come soggetto attuatore ci ha consentito di accelerare molto anche sull’acquisto di questi nuovi mezzi e, soprattutto, di rendere ancora più sostenibile la mobilità e il Trasporto pubblico locale – ha detto con soddisfazione Giacomo Bellavia –. Questa flotta sempre più nuova e sempre più ecologica contribuirà certamente a rendere un servizio sempre più efficiente ai cittadini, tutelando l’ambiente e la salute della città, assieme alle opere infrastrutturali che stiamo portando avanti nelle nostre sedi, come alla zona industriale, dove stiamo portando avanti una politica di energia pulita”.
Con loro, a intervenire numerosi sono stati i dirigenti di Amts, tra cui il Rup del progetto, Salvatore Caprì, e Antonio Condorelli, il direttore del settore Cultura del Comune di Catania, Paolo Di Caro, e il direttore commerciale della Solaris Italia, Riccardo Cornetto. Tra gli aspetti tecnici più importanti delle nuove vetture elettriche, da sottolineare la capacità di autonomia di 250 chilometri di percorrenza e la capacità di ricarica di circa 4 ore.
I nuovi mezzi vengono tutti ricaricati durante la sosta notturna direttamente alla Rimessa 8, sede di Amts alla zona industriale di Catania ma, come sottolineato dall’amministratore unico, Giacomo Bellavia, durante la conferenza stampa, si sta già provvedendo a studiare l’installazione di stazioni per la ricarica elettrica direttamente nei capolinea, per accelerarne la procedura e dare maggiore autonomia ai mezzi durante il servizio.