Ancora aggressioni negli ospedali a Palermo. L’ultimo momento di tensione si è verificato la scorsa notte nel reparto di Prima medicina al Civico, dopo la morte di un paziente 90enne.
Gli operatori sanitari, infatti, hanno dovuto fronteggiare l’ira di numerosi familiari che hanno fatto irruzione nell’ambiente ospedaliero.
La rabbia dei parenti non ha risparmiato nemmeno la statua della Madonna collocata nel reparto. Sul posto è stato necessario l’intervento di numerose volanti di polizia per sedare gli animi.
La Fials, attraverso la segreteria azienda, esprime “forte preoccupazione per l’escalation di atti di violenza che si sta registrando in ospedale, dove è ormai abitudine sfogare il proprio dolore contro gli operatori sanitari che altro non fanno che il proprio dovere”.
“Ieri gli operatori sanitari presenti, medici e infermieri, sono stati oggetto della rabbia dei parenti del paziente deceduto”, prosegue il sindacato.
“Decine di persone hanno superato la portineria e la vigilanza salendo al secondo piano e distruggendo persino la statua della Madonna che c’era in sala d’attesa”.
“Solo per pura coincidenza gli operatori sanitari sono rimasti illesi. Chiediamo alle Istituzioni che vengano adottate misure urgenti per tutelare il personale prima che accada il peggio”.
Soltanto pochi giorni fa, sempre all’ospedale Civico di Palermo, si erano ripetute scene simili. Nell’occasione, i familiari di un anziano deceduto in Radiologia avevano aggredito il personale sanitario presente.
Uno dei parenti inviperiti aveva colpito un tecnico e un occhio, mentre un altro era stato strattonato violentemente.