PALERMO – Altra tranche di fondi sbloccati per l’apprendistato professionalizzante in Sicilia. Dopo il primo decreto del dirigente generale del dipartimento regionale al lavoro, che aveva dato il via libera alle prime 96 istanze, in questi giorni è arrivato il disco verde ad un’ulteriore tranche. Si tratta di altri 181 ammessi, certificati con decreto numero 52258, distribuiti tra Confcommercio imprese per l’Italia di Catania, Centro Studi e Ricerche del Mediterraneo, Formag Formazione Assistenza Globale, Archè Impresa Sociale e Logos.
Il finanziamento per ognuno degli apprendisti oscillerà tra i 600, i mille e 200 e sino a 1.800 euro ciascuno.
Tra le professioni più gettonate figurano collaboratori di cucina, cuochi, pizzaioli, tecnico di produzione fotografica, falegname, addetto al magazzino, addetto alle vendite, operatore di contabilità, idraulico, meccanico, addetto alle murature, panificatore, pasticcere, collaboratore di sala, addetto amministrativo e tecnico informatico.
Nei prossimi giorni sono attesi ancora altri decreti sino ad arrivare all’impegno di tre milioni di euro così come programmato dal governo regionale. Un’opportunità importante per molti giovani, insieme ai datori di lavoro. Per la formazione necessaria si potrà permettere di gestire al meglio le attività iniziali per l’inserimento al lavoro di nuovi dipendenti. Disciplinato come uno speciale rapporto di lavoro, l’apprendistato è caratterizzato dall’obbligo dell’imprenditore a impartire o far impartire all’apprendista l’insegnamento necessario affinché quest’ultimo possa conseguire la capacità tecnica per diventare un lavoratore qualificato.
Quello che si instaura, dunque, è un contratto di lavoro subordinato a causa mista, stipulabile sia per le qualifiche operaie che per quelle impiegatizie. Dal punto di vista fiscale, il costo degli apprendisti è escluso dal calcolo della base imponibile dell’Irap.
Per quanto riguarda la retribuzione, il trattamento economico dell’apprendista è determinato dal Contratto Collettivo Nazionale del settore, tenendo in considerazione fino a due livelli inferiori a quello dei lavoratori addetti a mansioni che richiedono la qualifica a cui è finalizzato il contratto, o viene individuato in percentuale. Infine, i datori di lavoro potranno usufruire di incentivi fino a 8.060 euro per un massimo di 12 mesi per lavoratore assunto a tempo indeterminato o in apprendistato professionalizzante. Al riguardo, è stato pubblicato il compendio nel quale sintetizza, in maniera semplice, i principali riferimenti normativi ed applicativi in materia, in modo da sostenerne la promozione e l’attuazione su scala regionale. Si tratta di uno strumento operativo di facile consultazione per le imprese, i giovani e le loro famiglie. E i vantaggi specifici esplicati al suo interno per i datori di lavoro non sono pochi. Dal punto di vista contributivo, sono previsti benefici dell’11,61%, che vengono mantenuti per un anno dalla prosecuzione del rapporto di lavoro al termine del periodo di apprendistato. Allo stesso tempo, anche l’apprendista usufruirà di una aliquota contributiva ridotta al 5,84%.
Esistono tre tipologie di apprendistato diverse: per il conseguimento della qualifica ed il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore ed il certificato di specializzazione tecnica superiore, rivolto ai giovani di età compresa tra i 15 ed i 25 anni non compiuti. La seconda tipologia è l’apprendistato professionalizzante, che può essere utilizzata in tutti i settori di attività, pubblici o privati, ed è rivolta ai giovani di età compresa tra i 18 ed i 30 anni, ma può essere stipulata già a partire dal diciassettesimo anno di età con i soggetti che abbiano già conseguito una qualifica professionale.
Una importante norma contenuta nel Decreto legislativo n. 81 del 2015, il Decreto del Jobs Act in materia di contratti di lavoro, estende la possibilità di stipulare un contratto di apprendistato professionalizzante per i lavoratori con un’età superiore ai 30 anni che siano disoccupati e che percepiscano l’indennità di mobilità o l’indennità di disoccupazione.