CATANIA – Nell’ultimo anno 56mila servizi esterni, 15 mila servizi di ordine pubblico, 57 mila risposte alle chiamate pervenute pervenute alle centrali operative del comando provinciale tramite il 112 (Numero unico di emergenza), cui sono seguiti circa 16 mila interventi per soccorso, per reati e per privati dissidi.
Sono soltanto alcuni dei dati che segnano positivamente il bilancio di un anno di attività dei carabinieri del comando provinciale di Catania tracciato dal colonnello Raffaele Covetti alla festa per il 205esimo anniversario della fondazione dell’Arma, tenutasi mercoledì scorso nella prestigiosa caserma “Vincenzo Giustino” di piazza Giovanni Verga, storica sede del Comando provinciale di Catania.
Ci sono carabinieri e finanzieri. Accanto a loro le Istituzioni. Tutti in piedi e in rigoroso silenzio hanno assistito rispettosi all’inaugurazione che ha sottolineato lo “stretto rapporto dell’Arma con la cittadinanza in linea con le sue radici e con la sua identità storicamente ancorata allo status militare”. L’evento ha visto schierato un Reparto di formazione con rappresentanze delle singole specialità dell’Arma, degli organismi di rappresentanza e dell’associazione nazionale carabinieri. Il comandante provinciale, colonnello Raffaele Covetti, dinanzi le Autorità cittadine, ha riassunto i risultati conseguiti dall’Arma etnea. Presenti tra le istituzioni il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, il prefetto Claudio Sammartino e il procuratore capo Carmelo Zuccaro. Sono stati loro a procedere alla consegna delle ricompense ai militari maggiormente distintisi in attività di servizio.
“A voi uomini e donne dell’Arma – recita l’ordine del giorno del comandante generale, Giovanni Nistri -, che con passione e spirito di servizio affrontate ogni giorno le molteplici e complesse sfide della sicurezza per garantire ovunque l’ordinata e pacifica convivenza civile, desidero partecipare il mio orgoglio di comandante per gli encomiabili risultati conseguiti nell’anno trascorso”.
Tra questi gli arresti di 1.700 persone nel 2018 e di 700 nei primi mesi del 2019, con un aumento tendenziale pari all’11%. Numeri che confermano il comando provinciale dei carabinieri di Catania ai primi posti in ambito sia regionale che nazionale. Ma c’è di più: si registrano avanzamenti anche nell’attività di contrasto alla violenza di genere. “Pur consapevoli – ha affermato Covetti – che il fenomeno costituisce una piaga su cui dovrebbe lavorarsi molto sia sul piano della prevenzione che del cambiamento culturale abbiamo registrato oltre 50 arresti in flagranza e 110 ordinanze di custodia cautelare”.
Il colonnello dei carabinieri conclude il suo discorso ponendo l’accento sulla cultura della legalità. “Mi piace sosttolineare – precisa Covetti – l’attività svolta per la diffusione della cultura della legalità negli istituti scolastici”. Anche quest’anno, infatti, ai giovani studenti della provincia è stata dedicata particolare attenzione con frequenti incontri che hanno visto partecipare oltre 10mila ragazzi delle scuole etnee.