Sopra giacca blu scuro – dritta davanti per gli uomini e stondata per le donne – con lamine d’oro nel giro manica, due tasche in basso e tre occhielli per altrettanti bottoni in metallo e l’immancabile nastrino tricolore sulla manica sinistra con tanto di medaglietta raffigurante la Triscele. Sotto per gli uomini un pantalone classico con due pinces, una tasca posteriore e cintura con sei passanti e per le donne la possibilità di scegliere tra pantalone o gonna con cinturino in vita, bottone e cerniera posteriore, con spacco dietro. È la descrizione a grandi linee delle divise che l’Assemblea regionale siciliana (Ars) cerca per farle indossare al personale che lavora all’interno di Palazzo dei Normanni e agli autisti a disposizione degli onorevoli.
Da qualche settimana le aziende produttrici di vestiario hanno la possibilità di proporre la propria offerta che in autunno sarà al centro di un affidamento del valore massimo di quasi 165mila euro più Iva per la durata di tre anni.
I tempi per presentare le offerte, che verranno valutate sia dal punto di vista del ribasso economico che della qualità tecnica dei prodotti confezionati, scadranno il pomeriggio del 25 settembre. Per poi, già dall’indomani, partire con l’aperture delle buste. A valutare i capi sarà una commissione composta da personale della Regione a cui potranno essere affiancate, data la specificità dell’appalto, anche figure del settore: “La commissione – si legge nel disciplinare – potrà avvalersi di un consulente, nel caso in cui si rendessero necessari chiarimenti in ordine a questioni tecniche che necessitino il possesso di qualificate nozioni o esperienze tecnico-professionali, fermo restando che l’attribuzione dei punteggi alle offerte è rimessa in via esclusiva ai componenti della commissione”.
Per tutte le divise da fornire è richiesta una fibra composta per il cento per cento da lana vergine per quanto riguarda l’armatura, mentre per le giacche è previsto che siano foderate al cento per cento in viscosa. Chiaramente cambia il peso tra divise estive e divise invernali, mentre per ogni capo è richiesta la provenienza dei tessuti da Paesi dell’Unione europea, con preferenza per l’Italia.
I capi che dovranno essere presentati alla commissione saranno il frutto del lavoro effettuato in precedenza con i dati ricavati nel corso di un sopralluogo che dovrà svolgersi tra il 5 e l’11 settembre. “Le ditte interessate a far pervenire un’offerta – viene specificato nei documenti della gara per le divise del personale dell’Ars – devono necessariamente effettuare un sopralluogo presso la sede dell’Assemblea regionale siciliana, volto a prendere visione del modello delle divise attualmente in uso. Inoltre, in tale occasione, la ditta procede alla rilevazione delle misure su due dipendenti appartenenti alla carriera degli assistenti parlamentari scelti dall’amministrazione, in base alle quali verranno confezionati i campioni da produrre”.
Prese le misure e cuciti i capi, non rimarrà altro da fare che attendere il responso della commissione di gara. In caso di un numero di partecipanti superiore a tre, la valutazione procederà confrontando ogni singolo capo con quelli prodotti dalle imprese concorrenti, assegnando punteggi che terranno conto della qualità del tessuto “con particolare riferimento alla sensazione tattile e alla resistenza”, quella dei materiali utilizzati per il rivestimento interno e la vestibilità. A riguardo viene specificato che “saranno valutati il grado di adattabilità del capo a chi lo indossa e il comfort in funzione dell’attività di servizio propria della carriera degli assistenti”.
Se il 70% del punteggio dipenderà dalla valutazione tecnica, per il restante 30 inciderà il ribasso. I prezzi a base d’asta sono stati fissati in 340 euro Iva esclusa per le divise estive, composte ognuna da una giacca e due pantaloni o gonne, mentre per quelle invernali si partirà da 360 euro a divisa. Tra le soluzioni migliorative che verranno premiate, infine, saranno valutate eventuali proposte relative, per esempio, all’assistenza sartoriale per riparazioni o alla diminuzione dei tempi di consegna.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI