Politica

Ars, tra i Ddl c’è quello sulle Zone franche montane

CASTELLANA SICULA (PA) – La polemica tra il Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, sui Ddl “tenuti nel cassetto” sta tenendo banco in questi giorni. Mentre i rappresentati delle istituzioni giocano a fare lo scarica barile, l’improduttività dell’Ars rimane un problema irrisolto e troppi sono, ancora, i disegni di legge che rimangono sotto la polvere.

Tra questi c’è quello relativo alle Zone franche montane (Ddl n.3/2017) che da più di quattro anni attende di essere esitato da Sala d’Ercole. Ieri, però, dopo il sit-in permanente a Castellana Sicula (Pa) istituito a inizio settembre, c’è stato un significativo incontro tra i rappresentati dei gruppi parlamentari all’Ars e le più importanti associazioni di categoria siciliane, che ha dato speranza agli abitanti di queste zone. Molte sono state le sigle regionali del mondo produttivo e del mondo sindacale che hanno aderito e che erano presenti al tavolo di lavoro: Confcommercio, Confesercenti, Cgil, Assoimpresa, Cidec, Coopagri, Coldiretti, Cia Alte Madonie e Asael.

Durante l’incontro, il capogruppo di Forza italia, Tommaso Calderone, ha mostrato un’apertura nei confronti del comitato regionale per l’istituzione delle Zone franche montane. “Esiste un Ddl – ha dichiarato l’Onorevole – che è già stato depositato all’Ars, con delle proposte interessanti che provengono dai comuni montani per valorizzare lo loro zone, anche dal punto di vista della fiscalità di vantaggio. Adesso però occorre far presto per calendarizzare la legge in tempi celeri, approvandola con tutte le modifiche e migliorie che saranno necessarie. è inaccettabile che questi meravigliosi Comuni della Sicilia – conclude – debbano spegnersi giorno dopo giorno come una candela. L’istituzione delle Zone franche montane segnerà un’inversione di tendenza, una rinascita. Era importante far sentire la presenza di Forza italia, incontrando gli amministratori locali. Ho assicurato che a nome mio, del Presidente Micciché e del partito, ci sarà il massimo impegno”.

Calderone, tuttavia, non è il primo parlamentare siciliano ad aver mostrato interesse verso le Zone franche montane. Proprio qualche giorno fa, anche Claudio Fava, deputato de “I cento passi”, aveva denunciato che “le aree montane della Sicilia sono al collasso” e che, servirebbero “strumenti legislativi adeguati”. “Emigrazione, mancanza di servizi e prospettive abbandono del territorio – aveva dichiarato Fava – rischiano di trasformare in deserto vaste zone della nostra Isola. In questo quadro la proposta delle Zone franche montane, avanzata dal comitato per le Zfm e sostenuta dagli amministratori locali, può rappresentare una speranza concreta. La politica ha il dovere di inserire questo tema in agenda, velocizzando l’iter del provvedimento già in terza commissione parlamentare Ars e sostenendo concretamente chi sta portando avanti questa fondamentale battaglia”.

Al centro del dibattito tra il comitato e i capogruppo all’Ars, tenutosi in uno stand del presidio permanente, c’è stata proprio l’approvazione in tempi celeri di una legge obiettivo che introduca sgravi e agevolazioni per gli operatori economici delle aree interne della Sicilia.