Si è spento a Noto per un malore improvviso Arturo Ferruzzi. L’84enne imprenditore era il terzo dei quattro figli di Serafino Ferruzzi, l’imprenditore che aveva fondato l’omonimo colosso dell’agroalimentare, di cui – alla sua morte – era diventato presidente Raul Gardini, marito di Idina, sorella di Arturo.
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E proprio con Gardini Arturo fu contrapposto in una lunga battaglia per il controllo della società nei primi anni Novanta.
Nel 2001 aveva sposato Maria Cristina Busi, primo presidente donna di Confindustria Catania nonché proprietaria di alcuni stabilimenti di imbottigliamento della Coca Cola. Negli Anni 90 fu anche vicepresidente del gruppo Espresso.
Da qualche tempo, seguendo il business della moglie, Ferruzzi aveva spostato le sue attività in Sicilia. Lascia tre figli, Desideria, Massimiliano e Diletta, nati da un primo matrimonio.
Discreto e riservato, Arturo Ferruzzi per la famiglia ha rappresentato un punto di riferimento, un pilastro, una certezza, trasferendo loro quei valori che hanno permeato la sua vita professionale e personale. Figura di spicco e persona di grande valore umano: sempre positivo, sempre equilibrato, mancheranno la sua eleganza e la sua gentilezza. Lascia una profonda impronta nella comunità e un ricordo indelebile in coloro che lo hanno conosciuto. I funerali si terranno a Ravenna, nella basilica di San Francesco martedì 12 novembre alle ore 11.
Diversi i messaggi di cordoglio per la scomparsa dell’imprenditore, eccone alcuni.
“A molti il viso di questo Signore non dirà molto, ma la Sua scomparsa oggi mi addolora molto. Arturo Ferruzzi, con la Sua Famiglia a capo di un impero ctreato dal mitico Serafino, ma persona così simpatica e alla mano. Ho suonato per Raul Gardini e il “Moro di Venezia” dalla sua creazione fino alla fine di un ciclo, quello appunto di Raul. Ma quanti anni di viaggi intorno al mondo, serate divertenti su barche splendide, con i personaggi più importanti a cavallo tra gli 80 e i 90…Buon viaggio carissimo Arturo”.
“Si diranno tante cose su di lui…io e tanti altri possiamo solo dire che ci ha dato la possibilità di costruire la nostra vita. Io ho avuto modo di conoscerlo personalmente, il suo sorriso non incuteva certo timore ma solo la gioia di vivere la vita…”