ENNA – Il management dell’Azienda sanitaria provinciale – composto da Francesco Iudica, direttore generale, Sabrina Cillia, direttore amministrativo, ed Emanuele Cassarà, direttore sanitario – ha sottoscritto con i medici convenzionati il protocollo d’intesa per la campagna antinfluenzale 2019/2020, stilato con il contributo operativo del dirigente responsabile dell’Uo di Epidemiologia e Statistica sanitaria Franco Belbruno e di Giuseppe L’Episcopo, referente aziendale della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2019/2020 per i rapporti tra l’Asp di Enna, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta.
I cittadini aventi diritto, anziani, soggetti a rischio per patologie croniche debilitanti (diabete, malattie immunitarie, cardiovascolari, respiratorie croniche), donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, medici e gli altri operatori sanitari, soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (forze dell’ordine, vigili del fuoco, ecc.) e categorie di lavoratori (veterinari, allevatori, macellai, trasportatori di animali vivi, ecc…) possono recarsi negli ambulatori dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e negli ambulatori vaccinali territoriali per effettuare gratuitamente le vaccinazioni. Negli ambulatori vaccinali dell’Asp saranno garantite inoltre le vaccinazioni di coloro i cui medici non avessero aderito alla campagna vaccinale e di coloro che sono temporaneamente presenti sul territorio dell’Asp e senza scelta del medico.
“L’influenza – hanno comunicato dall’Asp – con le sue complicanze si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale e rappresenta un serio problema di sanità pubblica e una rilevante fonte di costi diretti (spese sanitarie) e indiretti (assenze dal lavoro) per l’attuazione delle misure di controllo, della gestione dei casi e delle complicanze della malattia. Gli obiettivi della campagna vaccinale stagionale contro l’influenza sono la riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte e la riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità e possono essere raggiunti se c’è una copertura vaccinale totale minima di ameno il 75% e desiderabile del 95% per evitare la circolazione del virus.
Un aspetto indifferibile per il conseguimento di questi obiettivi è l’incremento dell’adesione alla vaccinazione del personale sanitario al fine di non diventare un possibile veicolo di infezione per i pazienti ricoverati in ospedale e per gli ospiti di residenze per anziani. “La prevenzione dell’influenza – ha sottolineato Belbruno – va fatta soprattutto vaccinandosi. Si raccomanda di praticare sempre le misure di igiene e protezione individuale: lavaggio delle mani buona igiene respiratoria, coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale, uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari”.